Ci sono domande che, prima o poi, tornano sempre. E alla vigilia di Juventus-Roma quella più naturale è anche la più identitaria: perché Gian Piero Gasperini ha scelto i giallorossi e non i bianconeri? La risposta, in conferenza, è stata diretta e senza sovrastrutture. Ma dentro c’è un’idea precisa di sfida, di crescita e di peso specifico.
La scelta di Gasperini verso Roma
Gasperini non cerca frasi ad effetto: “Perché qui la sfida era più difficile”. E poi aggiunge il resto, che è quasi una conferma emotiva: “Sono contento di quello che poi è cominciato”.
Il senso sta tutto lì: scegliere la Roma non come scorciatoia, ma come percorso più ripido. Una piazza che ti chiede subito identità e risultati, ma che ti restituisce anche entusiasmo quando vede la squadra crescere.
La Juve “rimane grandissima”: mentalità e struttura
Nel parlare dell’avversaria, però, Gasperini non abbassa mai il livello del rispetto. Anzi: “La Juventus rimane una grandissima squadra, sicuramente forte”. E nel suo discorso c’è un concetto chiave: “Che ha sempre la possibilità di continuare a rinforzarsi”.
Poi arriva la frase che definisce il “DNA”: “Nel suo DNA c’è sempre l’intenzione di giocare ai massimi livelli per vincere”. È un modo netto per dire che la Juve non è solo una squadra: è un sistema costruito per competere in alto, ogni anno, indipendentemente dal momento.
“È la fase più bella”: il test che misura la Roma
Per questo, il big match diventa un termometro. Gasperini lo sottolinea in modo chiaro: “Adesso ci troviamo a giocare questa partita importantissima verso la fine del girone d’andata”. E lega la vigilia alle ultime prestazioni: “Noi arriviamo a questa partita dopo una bella prestazione contro il Como e una bella prestazione a Glasgow”.
Poi l’obiettivo, dichiarato: “Bisogna misurarci con questa squadra, perché il campionato è nella fase più bella”.
Ecco il punto: la scelta della Roma passa anche da qui, dal desiderio di arrivare a serate così e giocarsele davvero. Non solo viverle.