L’ex centrocampista della Roma, Alessio Scarchilli, ha parlato in esclusiva al portale DerbyDerbyDerby affrontando vari argomenti legati all’attualità giallorossa. Durante l’intervista ha espresso il suo punto di vista su Gian Piero Gasperini, ha analizzato le problematiche della squadra in fase offensiva, dicendo la sua su Dovbyk e Ferguson e ha condiviso anche alcune considerazioni sul suo futuro personale. Queste sono state le sue parole.
Le dichiarazioni di Alessio Scarchilli
Guardando l’ottimo posizionamento della Roma in classifica e l’impatto del nuovo allenatore, Scarchilli ha commentato così l’inizio di stagione dei giallorossi e il lavoro di Gasperini:
“Stupito no, anche perché essendo stato dentro la Roma fino 2024 conosco molti giocatori e il loro potenziale. Su Gasperini non avevo dubbi, con lui serve una squadra pronta soprattutto dal punto di vista fisico e atletico, ha fatto intravedere subito ottime cose, ma come ogni allenatore ha bisogno di tempo per imprimere a pieno il suo stile. Le uniche cose che forse si possono rimproverare a Gasperini sono l’esserci concentrato fin da subito su alcuni giocatori, senza magari ruotare un pochino di più, l’aver provato situazioni tattiche che non si assimilavano bene ad alcuni giocatori. Prendo come esempio il falso nove con Dybala e Baldanzi. Non è sembrato che avessero nelle loro caratteristiche quel ruolo”.

Passando poi al tema dei numeri offensivi e al rendimento degli attaccanti, spesso finiti nel mirino delle critiche, l’ex centrocampista ha espresso questo punto di vista:
“Dovbyk piacerebbe vederlo in campo più partecipe o che chiede palla, è vero però, che a volte non gli arrivano mai palloni. Quindi per me un po’ è la squadra che deve fare di più per servirlo e un po’ è lui che deve prendere l’iniziativa. Ferguson invece è partito bene, arrivava da un grave infortunio e prima di questo era uno dei prospetti più interessanti. Lui si muove un po’ di più e si fa are più spesso fallo. In entrambi casi per serve che anche la squadra faccia qualcosina in più”.

Proiettandosi invece sui prossimi impegni di campionato contro Como e Juventus, Scarchilli ha analizzato il livello di difficoltà delle due sfide:
“Il Como è una squadra che va sempre a fare la partita, la Roma è più forte ma non sarà facile batterli. Contro la Juventus sarà molto dura, ma non più impossibile come in passato; è una squadra in rinnovamento con valori forti.”
Nel corso dell’intervista, Scarchilli ha poi ricordato i tecnici che hanno segnato maggiormente la sua carriera:
“Liedholm era un visionario, Mazzone una figura paterna, il migliore dal punto di vista tattico è stato Galeone. Tutti mi hanno dato qualcosa, ma per carattere e esperienza scelgo Mazzone”.
Infine, soffermandosi sulla sua esperienza all’interno del club giallorosso, ha condiviso un ricordo personale del periodo trascorso alla Roma:
“La Roma è stata una tappa fondamentale della mia carriera, un ambiente bellissimo con grande passione. Lavorare lì mi ha permesso di crescere sia come calciatore che come persona, e i ricordi sono sempre positivi”.