De Rossi, un capitano senza fascia”
Alla vigilia di Genoa-Inter, in programma domani alle 18 allo Stadio Luigi Ferraris, Cristian Chivu si prepara a ritrovare da avversario un pezzo importante del suo passato: Daniele De Rossi. I due hanno condiviso quattro anni alla Roma, dal 2003 al 2007, in una delle squadre più riconoscibili e amate dell’era Sensi.
In conferenza stampa, il tecnico dell’Inter ha dedicato parole molto chiare al collega del Genoa: “Stimo molto Daniele, abbiamo vissuto anni meravigliosi a Roma. Era capitano anche prima di portare la fascia. Si è messo subito a disposizione, ho sempre apprezzato la sua intelligenza umana e calcistica. Di lui posso solo parlare bene, perché è una persona vera, leale e onesta”.
Una descrizione che restituisce bene il peso di De Rossi dentro lo spogliatoio giallorosso di quegli anni, quando la fascia era ancora sul braccio di Francesco Totti, ma il numero 16 era già un punto di riferimento tecnico e caratteriale.
Dal cuore della Roma alle panchine di Serie A
Il duello di Marassi arriva al termine di due percorsi diversi ma paralleli. Chivu, dopo aver chiuso la carriera da giocatore all’Inter, è cresciuto nel settore giovanile nerazzurro fino a diventare allenatore della prima squadra, incarico ufficializzato nel giugno 2025.
De Rossi, dopo le prime esperienze in panchina – tra Spal e lo staff della Nazionale – ha trovato al Genoa la sua prima grande occasione da allenatore di Serie A, riportando entusiasmo in una piazza caldissima e rilanciando il suo nome anche agli occhi dei tifosi della Roma, che continuano a seguirne da vicino il percorso.
Domani, al Ferraris, non sarà solo uno scontro tra il Genoa e l’Inter che inseguono i rispettivi obiettivi, ma anche una sfida tra due ex compagni che, partendo dallo stesso spogliatoio, si ritrovano oggi sulle panchine, uniti da una stima reciproca che va oltre i colori.