Dopo il KO pesante all’esordio europeo contro il Real Madrid (6-2 al Di Stéfano), la Roma Femminile torna in campo per la seconda sfida della fase di lega di UWCL: al Tre Fontane arriva il Barcellona, finalista della scorsa edizione e corazzata di riferimento del calcio mondiale. Fischio d’inizio alle 21:00, diretta su Disney+. Sarà una notte di coraggio, identità e gestione degli episodi.
Contesto e pedine: cosa c’è in gioco
Per la squadra di Luca Rossettini è il passaggio-chiave per rimettere la barra a dritta dopo Madrid: la gara con le blaugrana pesa sul piano psicologico e di classifica, ma arriva in casa e con un ambiente pronto a spingere. Nella lista convocati figurano profili cardine come Giugliano e Di Guglielmo (con Babajide), segnale di un gruppo che vuole misurarsi al massimo livello. Dall’altra parte il Barça di Pere Romeu – reduce da un ciclo vincente e finalista UWCL la scorsa stagione – porta in dote un sistema riconoscibile, qualità individuale diffusa e leadership tecnica (Aitana Bonmatí su tutte).
Le chiavi tattiche: densità centrale, transizioni e “uscite pulite”
Roma chiamata a ridurre il campo tra le linee: blocco medio-compatto, linee strette su rifinitura e mezzi spazi, e raddoppi costanti sui cambi di lato blaugrana. Fondamentale l’uscita pulita: primo appoggio sicuro su Giugliano e sviluppo immediato sulle corsie (attacchi profondi di Haavi e sovrapposizioni esterne) per provare a colpire il Barça in transizione difensiva, unico frangente in cui le catalane – per struttura di gioco molto proattiva – concedono metri dietro la palla. In area, letture perfette sulle riattivazioni (secondi palloni, respinte, corner a favore/contro): gli episodi hanno pesato a Madrid, servono precisione e freddezza.
Cosa porta il Barcellona
Il Barça resta un riferimento mondiale: possesso dominante, occupazione razionale dei mezzi spazi, riaggressione feroce e qualità sopra la media nelle connessioni interne (Bonmatí e Putellas) ed esterne (parco ali di altissimo profilo). Anche se non arrivano da campionesse in carica – l’ultima UWCL l’ha vinta l’Arsenal – il livello competitivo rimane élite: servirà una Roma intensa nei duelli, corta tra reparti e lucida nelle ripartenze per togliere ritmo e campo alle blaugrana.