
Matias Soulé è pronto per affrontare – nuovamente – il suo recente passato. L’argentino promette battaglia alla Juve, ma non vendetta. Per lui adesso conta soltanto “portare la Roma in Champions“. Dai suoi piedi, dalle sue possibili invenzioni, passerà infatti questo finale di stagione: perché senza Dybala, a lui e agli altri attaccanti si chiede di fare qualcosa in più. Per Soulé, se vogliamo, la responsabilità sarà anche maggiore, al netto della sua giovane età: sì perché, ricorderete, in teoria l’argentino era stato acquistato in estate proprio perché la Joya era ormai prossima ad andarsene. Poi però è cambiato tutto.
Per l’ex Juve l’impatto col mondo romanista è stato tutt’altro che facile. E di certo le difficoltà del resto della squadra non hanno aiutato. “Sono stati momenti difficili”, ha raccontato Soulé. Comprensibile, specie considerando che l’allenatore che lo aveva voluto fortemente è stato mandato via dopo poche giornate. Per di più in quel modo. “De Rossi? E’ stata dura dopo il suo esonero. Ma questi momenti nel calcio possono capitare”.
Soulé rivela: “De Rossi mi ha convinto a venire alla Roma”

L’attaccante, a questo proposito, ritorna a quanto accaduto la scorsa estate. “Un giorno mi ha telefonato il mio procuratore dicendomi che mi voleva la Roma“. Quei giorni ce li ricordiamo benissimo. I giallorossi, stufi dei capricci di Chiesa, hanno capito che si poteva fare un affare perfino migliore. E allora ecco arrivare l’idea Soulé: talento in rampa di lancio, giovane, e quella fantasia palla tra i piedi in grado di accendere lo stadio.
“Ho approfondito l’interesse a quel punto” – rivela l’argentino a La Stampa – “ho parlato con De Rossi e poi con i proprietari che mi hanno convinto“. La trattativa però è stata lunga: “Dopo quella prima chiamata io ero convinto che alla fine sarei venuto qui ma ho avuto comunque il timore che potesse saltare tutto. Alla fine tutto si è concluso per il meglio”.
A gennaio poteva partire
Non va dimenticato che a gennaio Soulé era stato accostato alla lista dei possibili partenti prima che Ranieri ufficialmente lo togliesse dal mercato. “Puntiamo molto su di lui“, aveva dichiarato sir Claudio. L’idea infatti, nonostante le difficoltà iniziali, era quella di non disperdere l’investimento – di quelli importanti – fatti l’estate scorsa: lui, in parte, ha già risposto sul campo riuscendo a segnare anche qualche gol. Ora però, dicevamo, deve compiere il definitivo salto di qualità per non far rimpiangere troppo l’assenza del suo connazionale. Quello a cui doveva togliere il posto ma che invece era tornato ad essere la vera stella della squadra prima dell’infortunio.