Una liberazione attesa, cercata, voluta con tutto sé stesso. Alla fine è arrivata, e Soulè l’ha vissuta con tutta la gioia. Lo dice a fine partita, col volto ancora acceso dall’adrenalina: “Sono molto contento, non è stata una partita facile”.
Il match contro l’Hellas Verona, chiuso con la vittoria per 2-0, ha visto Soulè tra i protagonisti. Il gol all’Olimpico non era solo un desiderio, era un obiettivo. Lo confessa con sincerità: “Aspettavo da tanto di fare il gol all’Olimpico, sono davvero felice”. Soulè non si sofferma solo sulla gioia individuale. Il suo contributo va oltre il successo personale: corre, pressa, rincorre per la squadra.
“È tanto importante il rendimento difensivo,” sottolinea. “Noi attaccanti siamo i primi a difendere, come ci dice il mister”, caratteristica tipica delle squadre di Gasperini che si inizia a vedere anche nella Roma.
“Dal primo all’ultimo dobbiamo difendere, i gol poi arrivano.” Una vera e propria struttura mentale che Gasp sta trasmettendo ai suoi ragazzi.
L’esultanza dopo il gol, invece, ha un significato preciso. Soulè non la lascia al caso: “Ho esultato per omaggiare la canzone che mi hanno dedicato: ‘Destro, Sinistro Mati Soulè’. Del resto lo aveva premesso in un’intervista di qualche giorno fa, quando aveva visto un video di un tifoso che gli ha dedicato la canzone e gli aveva chiesto di esultare come ha fatto oggi. Promessa mantenuta.