Svilar, questo aneddoto lo sanno in pochi: “Destino nel sangue”

Ha condiviso con il padre l’amore per il calcio sin da ragazzino e ha scelto, poi, di ricoprire anche lo stesso ruolo in campo….

Francesca Di Nora -
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Mile Svilar
Mile Svilar – RomaForever.it

Non tutti sanno che è figlio d’arte. Mile Svilar il portiere della Roma, ha scelto di seguire le orme di papà Ratko, anche lui estremo difensore prima e allenatore poi, dell’Anversa.

Segue le orme del papà

Anche Mile si innamora del calcio e decide di ricoprire lo stesso ruolo del padre, A 14 anni entra nell’Anderlecht dove è passato dall’under 15 all’under 21 per essere chiamato poi a una scelta difficile: in quale Nazionale giocare. E ha scelto la Serbia, patria del papà.

La sua carriera tra i professionisti inizia nel Benfica

La sua carriera tra i professionisti, però, inizia con il Benfica, club nel quale esordisce nella Coppa di Portogallo nel 2017. A soli 18 anni scende in campo in Champions League contro il Manchester United di Mourinho. Una data che segnerà un momento storico, perché il suo sarà l’esordio del più giovane portiere in Champions.

In Champions incontra per la prima volta Mourinho che resta folgorato dalla bravura del 18enne

Un’occasione nella quale lo Special One lo osserva da vicino evidenziando che si tratta di “un portiere talentuoso. Un fenomeno. Il Benfica ha un portiere che è un supereroe ed è bene che il presidente prepari una valigia molto grossa perché incasserà con lui un sacco di soldi.”. E con la Roma, nella quale è approdato nel 2022, proprio agli ordini di Mou, ne sta dando ampiamente prova. La scelta del numero di maglia del portiere giallorosso non è casuale. Mile sceglie il 99 come il suo anno di nascita.

Portiere con un carattere da leader

A parte le qualità in campo, Svilar si distingue per il carattere da leader. Volitivo, molto determinato e aggressivo quanto basta riesce a dare la carica ai suoi compagni di squadra anche nei momenti più difficili. In questi anni ha imparato ad amare i colori giallorossi e Roma, dove desidera restare. Il dubbio è il rinnovo del contratto, in realtà si tratta di una formalità visto che è legato al club della capitale fino al 2027 e ci sono tempi lunghi per trovare l’intesa migliore per le parti.