Roma-Como, tifosi arrestati: droga e daspo. Cosa rischia ora la Roma?

La serata di ieri allo Stadio Olimpico si trasforma in arresti e denunce: ecco cosa è successo prima della gara contro il Como

Melissa Landolina -
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Stadio Olimpico
Roma-Como (foto X @asroma)

Una domenica allo Stadio che potrebbe essere l’occasione per trascorrere una bella giornata in armonia, a volte può trasformarsi in un incubo. Un uomo di 34 anni, romano, ha provato a entrare allo stadio Olimpico per assistere al match della Roma contro il Como utilizzando un biglietto intestato al fratello. Quello che non aveva calcolato, però, era il doppio controllo ai tornelli, che ha fatto emergere un dettaglio decisivo: su di lui gravava un Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Un tentativo finito male, che lo ha portato dritto all’arresto.

Daspo violato e arresto immediato

Quando il sistema di ticket-checking ha segnalato l’anomalia, gli agenti del commissariato Prati sono subito intervenuti. Dopo i controlli di rito, per il 34enne è scattato l’arresto in flagranza di reato.

Non è stato l’unico episodio della serata. Altri due tifosi della Roma, un 27enne e un 29enne, hanno reagito in modo ostile durante le verifiche ai tornelli della Tribuna Tevere, cercando di ostacolare il lavoro di polizia e steward. Per entrambi è scattata una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, mentre il più giovane ha rifiutato di fornire le proprie generalità, aggravando la sua posizione.

Non sono mancate altre infrazioni: due tifosi sono stati sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti a uso personale, violando così il regolamento dello stadio. L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido e deciso, dimostrando come i controlli siano sempre più severi per garantire la sicurezza dentro e fuori l’impianto.

Dalla questura di Roma fanno sapere che non ci sarà alcuna tolleranza per comportamenti contrari alla legge e al regolamento d’uso dello stadio Olimpico. “Le intemperanze e le violazioni delle norme continueranno a essere contrastate con fermezza” sottolineano le autorità, ribadendo la linea dura contro ogni tentativo di aggirare le regole.

Cosa rischia la Roma?

In questi casi, la AS Roma non rischia sanzioni dirette, poiché il Daspo è una misura individuale che riguarda esclusivamente il tifoso coinvolto. Tuttavia, se episodi simili dovessero ripetersi con una certa frequenza o se venissero rilevate carenze nei controlli di sicurezza da parte del club o degli steward, la società potrebbe incorrere in richiami, multe o, nei casi più gravi, nella chiusura di settori dello stadio per determinate partite.

La responsabilità della Roma, come di tutte le squadre, è quella di collaborare con le autorità e garantire che il regolamento d’uso dello stadio venga rispettato. Se venissero accertate negligenze organizzative, la società potrebbe subire provvedimenti disciplinari dalla Lega Serie A o dalla FIGC, anche se per ora non sembra essere il caso.