“Libera la Lazio”, sembra di essere tornati indietro di qualche anno. Quando i tifosi biancocelesti non entravano allo stadio, lasciando gli striscioni rovesciati sugli spalti, in segno di protesta e la frase più ricorrente era appunto quella in cui si chiedeva a Claudio Lotito di liberare la Lazio. Liberare da cosa? Da lui, fondamentalmente, che non ha mai soddisfatto a pieno una piazza stanca di aspettare certezze. I biancocelesti negli ultimi tempi hanno anche vinto qualcosa, ma non è bastato a placare gli animi di un tifo mai domo.
Il problema è sempre stato uno: la formazione. Lotito – ogni campionato – tende a smantellare la squadra. Vende i giocatori migliori per cercare di fare plusvalenza. Questa dinamica funziona nelle aziende, ma la Lazio è una squadra di calcio e per accontentare (anche) i tifosi bisogna concedere qualcosa. E soprattutto comprare qualcuno.
Via Tudor, al suo posto Baroni
Aspetto che il Presidente biancoceleste ha sempre recepito con fatica. Il risultato è rintracciabile in una sequela di allenatori dimessi per impazienza e incompatibilità con la società. Da Simone Inzaghi a Sarri, passando per Igor Tudor: “Voleva cambiare otto giocatori” – ha raccontato Lotito – e questo era fuori discussione.
Ora si pensa al domani, ma per i tifosi non è meglio di oggi perchè in pole non c’è Allegri (come molti pensano). Si sceglie Baroni: la società biancoceleste punta su di lui, facendo infuriare ulteriormente la piazza. Una scelta che non piace ai supporter perchè l’attuale tecnico del Verona ha militato nei giallorossi. Stagione 96-97. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. La piazza chiede di cambiare rotta perchè non si fida del progetto: si schierano anche tifosi eccellenti, da Tommaso Paradiso a Riccardo Cucchi.
I tifosi non ci stanno
“Non c’è amore, né programmazione. Stiamo scomparendo”. Insomma il clima sulle due sponde del Tevere è diametralmente opposto: i giallorossi sono entusiasti e curiosi di vedere come sarà la prossima stagione, i biancocelesti sembrano essere catapultati in un incubo. E ancora non c’è l’annuncio ufficiale del nuovo tecnico. Se dalle parti di Piazza della Libertà l’hashtag è #LiberalaLazio, in via degli Uffici del Vicario impazza l’hashtag #Lotitoresisti. In una battaglia dialettica che terrà banco almeno durante tutto il calciomercato.