Europeo U17, quanta Roma nell’Italia del primo titolo continentale della storia

Sul tetto d’Europa, l’Italia U17 si prende la scena con tanti talenti del settore giovanile della Roma: ecco chi sono

Giulio Benatti -
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L’Italia U17 per la prima volta vincitrice dell’europeo di categoria – figc.it (romaforever.it)

 

Non c’è solamente la Nazionale di Luciano Spalletti a valorizzare i ragazzi della Roma, perché c’è tanta romanità anche nell’Italia U17 che ieri sera è salita sul tetto d’Europa battendo in finale il Portogallo (3-0). Una partita iniziata bene e finita meglio, con gli azzurrini allenati da Massimiliano Favo trionfatori assoluti dell’Europeo di categoria, dopo i tabù che ci hanno sempre visto soccombere nelle ultime edizioni. In questa fascia d’età il sogno italiano si era fermato per ben tre volte in precedenza: nel 2013, nel 2018 e nel 2019. Tre finali perse in passato che stavolta non hanno spaventato Coletta e compagni.

Perché di questi ragazzi ne sentiremo parlare presto anche in futuro. Di Francesco Camarda in realtà già se ne parla da qualche tempo, da quando lo stesso Stefano Pioli lo fece buttare coi grandi del Milan alla bell’età di 15 anni, otto mesi e 15 giorni. Un record che evidenzia senza paura d’essere smentiti tutte le sue doti. Doti che ieri ha messo al servizio della squadra per la doppietta personale che di fatto ha schiantato il fortissimo e più quotato Portogallo. Ovviamente non c’è solo Camarda in questa selezione di campionicini. C’è anche tanta, tantissima Roma. Una Roma che impareremo a conoscere nel giro di poco tempo.

Perché tra i grandi protagonisti del successo ci sono anche tre tesserati che a Trigoria stanno crescendo e convincendo sempre di più. Il primo è Cristian Cama, i cui assist, ieri, prodotti lungo l’out di sinistra hanno segnato un prima e un dopo nel corso della finalissima. Per non parlare poi delle tempistiche di inserimento di centrocampisti come Federico Coletta e Alessandro Di Nunzio, anch’essi scuola Roma, risultati decisivi ai fini del trionfo finale. Tre dei quattro convocati da Fava, in pratica, a fronte dell’unico romanista rimasto in panchina, il difensore Federico Nardin. Una sorta di premio per il lavoro svolto dal settore giovanile di Trigoria.

Tornando alla finale, l’avvio è quello di un’Italia schiava di Roma, con il baby giallorosso Cama che sgasava sulla sinistra per disegnare un traversone al bacio per la testa del compagno di squadra e nazionale Coletta (1-0). Una partenza davvero incoraggiante per una squadra mai spintasi così avanti nelle probabilità di vittoria. Nemmeno un quarto d’ora ed ecco il raddoppio degli azzurrini, stavolta con l’attaccante copertina Camarda. Una bellissima azione personale partita però sempre da un lancio dalle retrovie del romanista Cama. Due assist che meriterebbero una statua in quel di Coverciano per lui. Infine il tris ad inizio ripresa e firmato sempre dal gioiello del Milan. Però che Roma in quest’Italia U17!