Coppa d’Africa ogni 4 anni: cosa cambia per la Roma (e perché non è solo una notizia “africana”)

La CAF di Patrice Motsepe cambia il ciclo dell’AFCON dopo il 2028 e lancia una nuova African Nations League

Jacopo Mandò -
Tempo di lettura: < 1 minuto
El Aynaoui in gol con la Roma: cambia il regolamento della Coppa d’Africa – Romaforever.it

L’annuncio è arrivato da Rabat, in Marocco, e ha un impatto che arriva fino a Trigoria. Perché la Coppa d’Africa non è mai stata un tema “lontano”: è stata (e spesso è) un buco in piena stagione, tra viaggi, carichi, assenze e rotazioni forzate. Ora, però, il calendario africano cambia pelle.

Meno “emergenze” invernali, più pianificazione

La svolta è chiara: dopo l’edizione 2028, l’AFCON passerà a un ciclo quadriennale (quindi, di fatto, si va verso il 2032 come primo appuntamento del nuovo ritmo).

Per la Roma significa una cosa molto concreta: meno stagioni condizionate dall’assenza prolungata dei propri africani nel cuore dell’annata. E questo non pesa solo sul campo: cambia anche il modo in cui programmi gennaio. Meno “acquisti tampone”, più mercato ragionato.

Non sparisce il tema viaggi: arriva la African Nations League

La CAF però compensa: dal 2029 è prevista una African Nations League annuale. Da quanto emerso, si giocherebbe dentro le finestre FIFA di settembre e ottobre, con fase finale a novembre e gironi per aree geografiche. 

Tradotto lato Roma: meno assenze “fuori finestra” (quelle che ti spezzano davvero la stagione), ma un carico di trasferte e stress da nazionale che resta, e diventa più continuo.

Effetto immediato: oggi il problema è ancora “adesso”

Nel breve, i club non vengono liberati dalla fatica: l’AFCON resta una variabile pesante quando cade in inverno, e infatti anche la gestione della “liberazione” dei giocatori è stata oggetto di interventi per ridurre l’impatto sui club.

Per la Roma di Gasperini il tema è attuale: quando perdi uomini (e ritmo) in un mese chiave, paghi in campo e in rotazioni.