Dagli elogi per Gasp, a ciò che manca per fare il definitivo salto di qualità a questa Roma che non sta finendo di sorprendere. Senza un vero bomber, priva di una rosa oggettivamente adatta al suo allenatore, la squadra è riuscita comunque a rimanere attaccata al treno delle migliori.
E ora, contro la Juventus, arriverà l’esame di maturità. “Scudetto? Sognare non è mai vietato” – spiega il grande (doppio) ex Boniek a La Gazzetta dello Sport – “le altre sembrano più attrezzate. Per i giallorossi sarebbe un miracolo. L’importante è però lottare“.
La Roma è lassù senza il suo uomo migliore: Boniek spiega il paradosso
Anche perché, ripetiamo, il fatto di riuscire a fare bene con così grandi margini di miglioramento non può che legittimare sogni di gloria. Una specie di paradosso in altre parole che Boniek ci spiega nel dettaglio: “La cosa sorprendente è vedere la Roma lassù, a tre punti dalla vetta, senza aver potuto contare mai sul suo uomo migliore, sul suo giocatore più forte: Dybala“.
La cosa più bella sarebbe recuperarlo e farlo coesistere con Soulé, cosa che fin qui non sempre è stata possibile: “Se possono giocare insieme? Certo che sì” – prosegue l’ex Roma – “è chiaro che poi bisognerebbe vedere bene la fase difensiva“. Sul rinnovargli il contratto però precisa: “Paulo è importante ma deve garantire l’80% delle partite. Se invece è a mezzo servizio diventa un problema, crea anche qualche disagio all’allenatore.“
Perché la squadra di Gasp può fare il salto
Al netto di queste considerazioni si arriva alla prospettiva futura, agli obiettivi che può avere questa Roma. Detto dello scudetto, la vera cartina di tornasole potrebbe essere proprio la sfida contro la Juventus. Vincendo infatti non solo i giallorossi blinderebbero ancor di più la Champions ma raggiungerebbero in testa l’Inter, fermo per la Supercoppa Italiana. “Se la Roma vince si riprenderebbe a sognare. Perché a quel punto verrebbe messo un bel solco tra loro e i bianconeri“.