Il segnale che a Trigoria aspettavano da settimane è finalmente arrivato: José Angeliño è tornato ad allenarsi in gruppo. Lo spagnolo si è lasciato alle spalle la bronchite asmatica che lo aveva debilitato e tenuto fuori causa per quasi due mesi, costringendolo non solo a saltare le partite, ma anche a rinunciare alla continuità del lavoro quotidiano sul campo.
Un’assenza che, col passare delle settimane, ha pesato: Angeliño era partito come uno dei riferimenti sulla corsia mancina, ma la malattia lo ha trascinato in uno stop lungo, difficile da gestire anche dal punto di vista psicologico.
Roma cambiata, esterni cresciuti
Il suo rientro arriva a due giorni dalla trasferta di Cagliari, in un momento in cui la Roma di Gasperini sta vivendo una chiara evoluzione tattica: gli esterni hanno aumentato peso e responsabilità, qualcuno ha scalato le gerarchie approfittando proprio dell’assenza dello spagnolo.
Adesso il quadro cambia ancora: Angeliño torna a essere un’opzione reale, con la sua qualità di piede, la capacità di alzarsi stabilmente nella metà campo avversaria e di riempire l’area sul secondo palo. Ma dovrà anche riconquistarsi spazio in una zona di campo dove la concorrenza, nelle ultime settimane, si è fatta feroce.
Gestione, minutaggio e nuove soluzioni
Difficile immaginare da subito minutaggi pesanti, ma il solo ritorno in gruppo offre a Gasperini una rotazione in più in un reparto chiave per il suo calcio. Tra gestione fisica e scelte di formazione, la Roma ritrova un tassello che può diventare prezioso nel medio periodo, soprattutto con il calendario che tornerà a farsi fitto tra campionato, Europa League e Coppa Italia.
Il primo passo è compiuto: Angeliño è tornato. Ora tocca a lui trasformare questo rientro in una nuova fase della sua avventura giallorossa.