Dai sorteggi di Zurigo il percorso è tracciato: l’Italia di Gennaro Gattuso si giocherà il Mondiale 2026 passando dalla semifinale casalinga con l’Irlanda del Nord (26/3) e, in caso di vittoria, da una finale in trasferta (31/3) contro Galles o Bosnia-Erzegovina (la selezione dell’ex Roma Edin Džeko). Il ct, subito dopo il sorteggio, ha rilanciato un’idea operativa chiara: più tempo insieme. E, se possibile, uno stop del campionato per preparare al meglio i playoff.
La richiesta del ct: più giorni, meno margine d’errore
“Più giorni abbiamo per stare insieme e meglio è”, il mantra di Gattuso. Che aggiunge: “In Turchia a marzo fermeranno il campionato, speriamo accada anche in Italia”. Tradotto: arrivare alla settimana decisiva con almeno due sedute piene in più, evitando convocazioni al lunedì che comprimono la preparazione. Un dettaglio che, in sfide secche, può spostare.
L’agenda della Roma: marzo ad alta densità
L’eventuale pausa toccherebbe anche la Roma di Gasperini, chiamata a un mese già fitto: Juventus all’Olimpico (1 marzo), poi Genoa (8/3) e Como (15/3) in trasferta, rientro con il Lecce (22/3) e, dopo l’eventuale finale Azzurra del 31 marzo, big match in casa dell’Inter nel weekend del 4 aprile. Una rimodulazione del calendario inciderebbe su carichi di lavoro, gestione dei rientri dalle Nazionali e micro-cicli di preparazione. Per Trigoria la parola d’ordine resterebbe la stessa: sincronizzare condizione e rotazioni, in modo da non disperdere quanto costruito sin qui.