La fotografia è chiara: la Roma non vuole forzare nulla, ma neppure restare ferma. Prima di Milan-Roma del 2 novembre, Frederic Massara ha visto a Milano l’entourage di Artem Dovbyk per fare il punto sul futuro dopo i tentativi estivi (compreso lo scambio con Giménez mai decollato). Il club valuta soluzioni solo se funzionali all’arrivo di un nove più adatto al gioco di Gasperini; dal tavolo filtra però anche la volontà del giocatore e della famiglia di restare in giallorosso.
Il vertice e gli scenari
Nel colloquio—con gli agenti Giuffrida e Mirante—si è ragionato di gennaio e, soprattutto, dell’estate, quando i margini economici e gli incastri di rosa saranno più ampi. La linea condivisa: nessun addio “tanto per”, solo davanti a un sostituto che alzi subito il livello dentro il 3-4-2-1 di Gasp. Intanto il giocatore—28 anni—continua a ribadire apertura alla permanenza a Roma.
I numeri: dal Pichichi alla frenata italiana
Con il Girona Dovbyk ha chiuso la Liga 2023/24 da capocannoniere (24 gol), premiato anche dall’ultima tripletta al Granada. In giallorosso, invece, l’avvio 2025/26 racconta un’inerzia diversa: 2 gol e 1 assist in 10 presenze di Serie A fin qui, 0 reti in 4 apparizioni europee. La forbice dice soprattutto “ritmi e contesto”: in Spagna attacchi rapidi e campo aperto; alla Roma più duelli spalle alla porta, pressioni e ricezioni “sporche”. Competenze che Dovbyk possiede, ma da riaccendere con continuità.
Cosa aspettarsi
La Roma continuerà a parlargli—e a cercare il profilo giusto—con un principio semplice: o si migliora, o non si muove. Per Dovbyk, che a Roma sta bene, gennaio è un bivio solo se porta un’occasione “da progetto”; altrimenti il vero tornante sarà l’estate. Nel frattempo, l’obiettivo tecnico resta uno: riportare il suo gioco “da Pichichi” dentro l’idea di Gasperini.