Forse le sue parole erano state mal interpretate, forse no. Chissà. Sta di fatto che Domenico Berardi è tornato a parlare del paragone con Totti, di bandiere calcistiche (che ormai non esistono più), e delle scelte di carriera fatte per amore della maglia. “La mia forse è stata meno semplice“, aveva detto tempo fa. E oggi ha voluto quindi precisare: “Non sono lui. Ma è ugualmente bello e importante“. Il classico compromesso a metà strada.
Berardi e le parole su Gasperini, Totti e la Roma
Berardi è tornato in Serie A col Sassuolo dopo aver vissuto il ‘purgatorio’ della B lo scorso anno. Sei ancora in tempo per andare in una big, gli viene chiesto. “Quando anni fa saltò il mio trasferimento rimasi un po’ così, tra il deluso e l’amareggiato” – risponde Berardi – “poi prevalse la gratitudine nei confronti di questo club del quale mi sento e mi fanno sentire la bandiera. Non sono Totti, ma è ugualmente bello è importante“.
Il tema quindi ritorna: In che senso non sei lui? “Sassuolo non è Roma, è una questione di dimensioni non solo calcistiche. La Roma è un top club”. Gasperini potrebbe leggere l’intervista, hai visto mai? Berardi allora confessa: “Non so se ho il fisico per reggerlo (sorride, ndr)”.