Domenico Berardi è stato sicuramente uno degli attaccanti più prolifici della Serie A negli ultimi anni. Una vita e una carriera interamente dedicate al Sassuolo con cui quest’anno è addirittura sceso in Serie B dopo la debacle dello scorso anno. Con i neroverdi, l’esterno ha collezionato oltre 35o presenze mettendo a segno ben 142 reti.
Nonostante nel corso della carriera non gli siano di certo mancate le proposte per andare a giocare altrove, Berardi alla fine è rimasto dov’è. Oggi, arrivato alla soglia dei 30 anni, ha ancora qualche capitolo da scrivere sebbene gli ultimi infortuni ne abbiano segnato un percorso a dir poco travagliato negli ultimi mesi. Infortuni che, di fatto, sono costati alla sua squadra proprio la retrocessione.
Berardi: le sue dichiarazioni fanno discutere
Oggi l’attaccante è tornato a parlare e tra i tanti temi affrontati nel corso dell’intervista alla rosea c’è stato quello delle bandiere. Esistono ancora nel calcio? In un mondo, quello del calcio moderno, sempre più votato al business e ai soldi si contano sulle dita di una mano i calciatori disposti a rinunciare a tutto pur di rimanere legato ai colori di una squadra. L’ultimo, forse, a fare una scelta del genere è stato l’estate scorsa Paulo Dybala.
Attenzione però. Non sempre la colpa è unilaterale perché in alcuni casi sono i club a volersi sbarazzare di alcuni tesserati a discapito magari della loro volontà di rimanere. In ogni caso, la risposta alla nostra domanda è “no”, che sia per un motivo o per l’altro. Anche perché di fatto è sempre più raro vedere situazioni in cui i desideri di entrambe le parti combacino. E’ allora proprio questo che è stato detto a Berardi: “Lei è l’ultima bandiera“.
Berardi, la frase su Totti, Del Piero e Maldini spiazza tutti
In un club di provincia essere rimasto ha più valore? Questa la domanda rivolta a quel punto all’attaccante del Sassuolo. Questa la sua risposta:
“Credo di sì. Non dico che per quei grandi campioni fosse facile e posso solo immaginare le pressioni che hanno sopportato. Ma forse la mia scelta è stata meno semplice. Ho fatto una carriera diversa, ma sono contento».
La carriera di Berardi
L’attaccante neroverde ha esordito con il Sassuolo nella stagione 2012-2013 quando i romagnoli militavano in Serie B. Dopo la promozione nella massima serie, Berardi è sempre rimasto fedele al suo club benché a volte, c’è da dire, non sempre è stato per “merito suo” che il suo eventuale trasferimento è saltato. L’esterno infatti è stato diverse volte ad un passo dal lasciare il Sassuolo (Juventus, Lazio ma soprattutto Fiorentina) e soltanto le esose esigenze del Presidente neroverde hanno bloccato le trattative. Insomma, bandiera sì ma con qualche aiutino ricevuto ogni tanto.