L’attacco spara a salve: il pensiero di Gasperini su Dovbyk e Ferguson

I due attaccanti continuano a faticare: “Psicologicamente dovrebbero essere molto motivati, io li faccio giocare…”

Luca Mugnaioli -
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Dovbyk e Ferguson non girano: l’attacco giallorosso quest’anno è un flop – (Romaforever.it)

Sono in molti a credere che il problema dei due centravanti della Roma sia riconducibile a difficoltà mentali più che fisiche. Gasperini non è però di questo avviso: “Non credo a questa teoria, non esiste“, ha dichiarato ieri nel post partita contro il Viktoria Plzen. “Vanno in campo regolarmente, psicologicamente dovrebbero essere molto motivati: io li faccio giocare…“. Come a dire: più di questo cosa posso fare?

Le parole di Gasperini sugli attaccanti

Ad ogni modo su Dovbyk Gasp ha poi puntualizzato: “Lui dà dei segnali fisici, poi magari non riesce tecnicamente ad esprimersi al meglio“. Per Ferguson il discorso è differente: “Forse incide la lunga inattività e la scarsa confidenza col gol “. Piccola parentesi: perché è stato preso allora? Verrebbe da chiedersi…Quindi la chiosa finale del Gasp-pensiero sull’ex Brighton: “Probabilmente ha bisogno di più tempo”. Tempo che però la Roma non ha più.

Un momento complicatissimo per l’ex Girona

Al di là delle parole del tecnico, la storia in giallorosso di Dovbyk ci parla invece di un attaccante talvolta troppo emotivo, non sempre in grado cioè di reagire nel giusto modo ai momenti complicati. Analizzando i fatti, dopo la rete contro il Verona – che sembrava averlo finalmente sbloccato – è arrivata la doccia fredda del famoso doppio rigore contro il Lille. Da lì in poi è come se l’ucraino avesse fatto tanti passi indietro, dato confermato anche dal deludente impatto con la sua nazionale durante la sosta. Difficile allora non fare “1+1”.

Ferguson: impatto irrilevante in Serie A

Su Ferguson invece non abbiamo controprove: sicuramente, dopo un buon impatto, l’irlandese si è un po’ perso per strada. Giocare di meno rispetto al collega di reparto può essere una parziale attenuante. Di fatto, forse, lui ha avuto un po’ meno chance per mettere in mostra le proprie qualità. Il problema è però che quando entra in campo non fa mai la differenza. Anzi. Testa o no quindi, anche lui si sta rivelando un completo flop. Il che ci riporta alle scelte del mercato estivo: ma qui rischiamo soltanto di precipitare in un pericoloso loop di polemiche che in questo momento non è di alcun aiuto.