Under 23, alla Roma conviene? I nomi che ce l’hanno fatta

Dalla Juventus Next Gen al Milan Futuro: il ponte verso l’élite funziona. Dentro la short List dei profili esplosi con la squadra B – e perché il modello può diventare l’arma in più a Trigoria.

Jacopo Mandò -
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Kenan Yildiz
Yildiz e tanti altri: la filiera U23 che trasforma prospetti in giocatori pronti per l’élite – Romaforever.it

La Roma di Dan Friedkin è pronta a creare il proprio settore Under 23: un passaggio strategico che altre big italiane hanno già trasformato in vantaggio competitivo. Il perché è semplice: la “squadra B” è il ponte stabile tra Primavera e prima squadra, un laboratorio dove si accumulano minuti veri, pressioni vere, errori veri — e crescite più rapide. Bastano alcuni nomi per capire la portata del modello.

Juventus Next Gen: il manuale d’uso

La Juventus ha fatto scuola. Kenan Yildiz è l’emblema: minuti in Next Gen, salto in A e status da prospetto internazionale. Ma la lista è lunga: Matías Soulé è esploso passando anche dal contesto U23 (oggi brilla in giallorosso), Nicolò Fagioli ha affinato tempi e personalità nella squadra B prima di imporsi in prima squadra, Koni De Winter ha trasformato l’apprendistato Next Gen in credenziali da titolare in Serie A. E all’orizzonte c’è Vasilije Adžić, talento montenegrino classe 2006: un altro investimento che trova nell’U23 il terreno ideale per ambientarsi al professionismo italiano, senza bruciare tappe.

Milan Futuro: il trampolino che accorcia le distanze

Sul versante rossonero, l’Under 23 serve a non disperdere il talento e a normalizzare il salto. Il caso Davide Bartesaghi — terzino che ha orbitato tra Primavera, U23 e prima squadra — racconta bene la funzione del progetto: mettere a sistema i minuti “sporchi” di Serie C per arrivare più pronto al livello superiore. Anche Francesco Camarda, talento classe 2008, è passato dalla squadra B prima di approdare in prima squadra.

Perché l’Under 23 fa bene (anche) alla Roma

La squadra B consente di:

  • ridurre il gap tra giovanili e Serie A;
  • valorizzare asset (sportivi ed economici) senza prestiti a pioggia;
  • allenare principi di gioco del club in contesti veri, con continuità;
  • allungare la rosa interna, prontezza compresi.

Se davvero la Roma accenderà l’Under 23, lo farà con un vantaggio: esempi recenti dimostrano che il percorso funziona. Da Yildiz a Soulé, da Fagioli a De Winter, passando per Bartesaghi e Camarda: la corsia preferenziale verso l’élite esiste. Serve solo imboccarla con decisione.