Il futuro di Paulo Dybala resta una partita a scacchi. Nelle ultime ore sono riaffiorati contatti esplorativi tra l’entourage dell’argentino e la Roma, con l’ipotesi di un prolungamento sul tavolo. Ma da Trigoria filtra prudenza: l’idea è valutare continuità fisica e impatto tecnico prima di imboccare un negoziato formale. Un copione che tiene insieme due linee narrative: la cautela del club e la disponibilità del giocatore a restare dove si sente a casa. Negli scorsi giorni, infatti, sono circolati aggiornamenti in senso opposto: da un lato la lettura prudente della Gazzetta, dall’altro le ricostruzioni del Corriere dello Sport (rilanciate da vari siti), secondo cui i dialoghi sarebbero già stati riattivati. Sullo sfondo, la stagione in corso e un contratto che, ad oggi, scade nel 2026.
Cosa filtra da Trigoria oggi
Il quadro è sfaccettato. A fine estate, Gazzetta spiegava che “non c’è ombra di rinnovo” e che la Roma avrebbe preferito rinviare ogni passo concreto, anche per attendere verifiche sulla tenuta fisica dopo gli stop che hanno accompagnato l’ultimo biennio. Negli ultimi giorni, però, il Corriere dello Sport ha descritto un ottobre caldo, con le parti tornate a parlarsi e l’ipotesi di un accordo pluriennale allo studio; stessa linea ripresa da diverse testate romaniste che citano “primi dialoghi” e disponibilità del giocatore a ragionare su nuove condizioni. Ad oggi, comunque, non risultano firme imminenti: il club vuole che il campo detti i tempi.
La posizione della Joya
Dybala non ha mai nascosto l’affezione per Roma e per la Roma: “Voglio vincere qui; difficile andare via dall’Italia”, dichiarava alla vigilia dell’Europeo 2024, mettendo in chiaro l’ambizione di lasciare un segno in giallorosso. Dopo l’intervento chirurgico di inizio 2025 e il successivo rientro, l’argentino ha ripreso a essere centrale nel progetto, mentre il suo accordo resta in scadenza nel 2026. In questo contesto, la strategia appare chiara: la Roma misura affidabilità e minutaggio; Dybala spinge con prestazioni e leadership. Se i due assi si incroceranno, la trattativa potrà prendere quota — con reciproche concessioni — per blindare una storia che il numero 21 vorrebbe prolungare.