
L’ex terzino giallorosso, sempre accanto alla sua squadra del cuore, si è espresso sull’attuale condizione fisica e morale della squadra. A parlare è il grande ex Vincent Candela, intervistato in queste ore dal Corriere della Sera, e ovviamente l’argomento principale è stato il derby di domenica tra Lazio e Roma, due squadre agguerrite ma con tante incognite.
“A me questa Roma piace”, Candela vicino ai ragazzi
In questa rovente settimana, Candela vuole stare accanto ai giocatori e alla società, come del resto sta facendo Claudio Ranieri, il quale ha deciso di seguire gli allenamenti per trasmettere coraggio ai ragazzi. Tutti uniti in vista di una partita che si preannuncia tesissima. E a proposito dell’inizio di campionato, Candela ha dichiarato che “La stagione è iniziata in modo soddisfacente, peccato solo per la sconfitta contro il Torino, ma a me questa Roma piace”.
L’impronta di Gasperini per una squadra rinata
Secondo l’ex campione giallorosso, l’impronta di Gasperini si vede, la squadra sembra rinata, si muove diversamente in campo, ha aumentato il pressing. “Gasperini è un allenatore che migliora i giocatori, compresi i campioni. Le fondamenta sono state messe, i presidenti hanno investito, nonostante il Fair Play Finanziario”.
I giovani che possono diventare grandi
Candela sottolinea la mancanza di almeno un paio di giocatori che avrebbero potuto fare la differenza: “Sarebbe stato meglio, ma la Roma è più forte dello scorso anno, c’è Ferguson, un giovane che può diventare grande, e ci sono i migliori, Svilar, Dybala e Koné”. E poi c’è il caso Dovbyk, siamo sicuro che la Roma può fare a meno di lui?
Angelino, Tsimikas, Wesley, sono tutti giocatori che hanno qualità elevate e che piacciono molto a Candela, mentre è sicuro della bravura di Mancini, giocatore che ha più volte difeso dalle critiche. Se l’obiettivo è la Champions, ci si prepara psicologicamente alla quarta partita di campionato, una delle più tese: “Koné è fantastico, ma gli mancano i gol per essere determinante”.
La formula per scendere in campo contro la Lazio
“Certo, quando giocavo io c’erano tanti romani in squadra e sentivamo di più il derby, ma resta una partita affascinante. Se vinci, ti aiuta a vincere anche le altre partite, perché ti trascina. Vale tre punti, ma non è una partita come le altre”. Anche Candela sottolinea il rammarico di non avere giocatori romani in squadra, e ciò fa perdere molto della magia di un derby. Comunque sia, l’ex giallorosso non ha dubbi, c’è soltanto una qualità necessaria per portare a casa la vittoria: “Lo spirito di gruppo, solo con quello si vince”.