Amendola tra cuore e Roma: “De Rossi è di tutti, ma stasera servono i tre punti”

L’attore romanista non nasconde l’affetto per il Genoa e per DDR, ma all’Olimpico la priorità resta una sola: vincere

Jacopo Mandò -
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Claudio Amendola
Claudio Amendola prima di Roma-Genoa: parole da romanista tra affetto e bisogno di vittoria – Romaforever.it

Roma-Genoa è una di quelle serate in cui la nostalgia prova a entrare in campo insieme ai protagonisti. Stavolta il ponte emotivo è doppio: il ritorno di Daniele De Rossi all’Olimpico da avversario e una partita che pesa anche in classifica. Claudio Amendola, romanista doc, la mette giù senza giri di parole: – A noi servono i tre punti.

Il “gemellaggio” con il Grifone e quel legame che non si spegne

Amendola non ha mai nascosto un rapporto speciale con Genova e con il Genoa, che definisce “seconda squadra”. Un affetto costruito nel tempo e legato anche ai ricordi personali: “Ho un gemellaggio storico con il Genoa, a Genova ho vinto lo scudetto dei 20 anni“. E dentro quel legame ci sono volti che per un romanista hanno sempre un sapore familiare: Bruno Conti, Pruzzo, nomi che intrecciano storie e maglie.

De Rossi “nei cuori”, ma la partita è un’altra cosa

Il punto, però, è tutto qui: quando c’è di mezzo la Roma, i sentimenti restano sullo sfondo. Amendola parla di De Rossi come di una figura che appartiene a tutti i romanisti, uno di quelli che “non si dimenticano”. Ma allo stesso tempo separa con decisione l’affetto dal campo: Daniele è nei cuori di tutti, gli auguro il meglio. Ma il calcio è questo: stasera dobbiamo vincere”.
È la fotografia perfetta della serata: rispetto e memoria da una parte, necessità dall’altra. Novanta minuti in cui l’Olimpico abbraccia il passato, ma pretende il presente.