Il mercato, a volte, si muove per logica prima ancora che per nomi. E nel caso di Artem Dovbyk la logica è chiara: se davvero dovessero arrivare offerte dalla Premier League, la Roma sarebbe orientata ad ascoltarle. Non per “scaricare” il centravanti, ma per tenersi una porta aperta senza rinforzare dirette concorrenti in Serie A.
Perché l’estero è la strada più “pulita”
Il punto è che le proposte più calde per Dovbyk sarebbero soprattutto fuori dall’Italia.
Ed è un incastro che combacia con la linea giallorossa: se devi valutare una cessione delicata, meglio farlo lontano dal campionato. Soprattutto in una finestra come gennaio, dove ogni mossa rischia di avere effetti immediati sulla corsa europea.
In Premier League, intanto, diverse squadre stanno cercando peso offensivo. L’Everton era già stato accostato all’ucraino e resta una pista possibile, mentre in queste ore si è parlato anche del West Ham, alla ricerca di un nuovo centravanti.
I numeri e il contesto: stagione “a intermittenza”
Sul campo, la fotografia racconta un utilizzo non continuo: in Serie A Dovbyk ha raccolto 10 presenze con 2 gol e 1 assist.
In Europa League ha giocato 4 partite senza segnare, ma con 1 assist all’attivo.
Numeri che non chiudono un giudizio definitivo, ma spiegano perché il suo futuro possa finire “sotto osservazione” insieme alle scelte offensive della Roma: se davanti arriva un altro profilo (con Zirkzee sempre in alto nella lista), allora ogni pedina diventa valutabile.