Rosella Sensi, ex storica presidente giallorossa, è una che la Roma, anche a distanza di anni, le è rimasta proprio dentro. La Roma per lei, in fondo, è un vero e proprio affare di famiglia, un amore viscerale che trascende il tempo e qualche incomprensione. Proprio questo si può capire dalle ultime sue dichiarazioni di questa mattina rilasciate per l’emittente radiofonica Radio Radio. Queste le sue parole.
Le dichiarazioni di Rosella Sensi
La Roma ieri sera ha battuto 3-0 il Celtic. A proposito della gara, Rosella Sensi ha commentato:
«Abbiamo visto la Roma che purtroppo nelle ultime partite non ha dimostrato quello che vale. Siamo molto contenti, si è rialzato l’umore che era un po’ calato visti i risultati. Felicissima».

Passando alle prospettive stagionali e alla possibilità di tornare in Champions League, l’ex presidente ha spiegato:
«Sono molto scaramantica. Qualche tempo fa si parlava facilmente di scudetto. Non dispiacerebbe a nessuno, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Abbiamo tre partite importanti contro Como, Juventus e Genoa di De Rossi, solo andando avanti si può capire. Non mi esporrei, ma la squadra quest’anno ha dimostrato che quando gioca bene sa essere all’altezza di tutti».
Soffermandosi sul lavoro svolto da Gasperini e sul superamento delle diffidenze iniziali, Sensi ha aggiunto:
«Per chi le avesse avute, credo proprio di sì. Lui è un pragmatico, sa mettere bene la squadra in campo. Credo si sappia far coinvolgere nel modo giusto dall’ambiente di Roma che è fantastico quando le cose vanno bene, un po’ meno quando vanno male. Se lo si lascia lavorare e si sostiene la squadra anche quando le cose vanno male, credo che riuscirà a fare molto bene».

Riguardo ai rinnovi contrattuali di Dybala e Pellegrini, figure simboliche degli ultimi anni, Sensi ha osservato:
«Non sono domande facili queste. Sono scelte complicate, sono giocatori che hanno dato tanto a questa squadra, e che forse possono ancora dare. La squadra, però, è formata da tanti giocatori…».

Sull’impatto della famiglia Friedkin e sulla direzione intrapresa dalla società, ha dichiarato:
«Credo che i Friedkin abbiano riportato alla Roma quell’ordine che alla Roma mancava dopo la gestione precedente, che è stata devastante e disastrosa per tutti noi tifosi. Stanno facendo cose importanti. Sin dall’inizio hanno deciso di non parlare, sono rimasti coerenti. Credo che la Roma possa fare ancora passi in avanti importanti, anche per quanto riguardo lo stadio – che non è una cosa facile da realizzare a Roma. Bisogna stare vicini alla squadra, il tifoso della Roma è il vero valore aggiunto di questa squadra».
Nel ricordare le parole di Totti e affrontando anche il tema De Rossi al Genoa, ha spiegato:
«A Francesco suggerisco di giocare un po’ meno a paddle, così ha tempo per tornare allo stadio. È una battuta, chiaramente. Io con i Friedkin sono tornata allo stadio, l’Olimpico di questi anni è uno spettacolo unico. Per quanto riguarda Daniele sono felice per lui, perché purtroppo è uscito male dall’esperienza di Roma che forse era troppo impegnativa per lui, sia professionalmente che emotivamente. Tra tanti era quello che aveva le caratteristiche adatte per diventare l’allenatore».
Guardando più in generale all’evoluzione del marchio Roma, Sensi ha aggiunto:
«I Friedkin sono riusciti a fare delle scelte precise, che hanno alzato il brand Roma a livello nazionale e internazionale. Questo è aiutato dai risultati della squadra, ma non solo. Si devono portare elementi di qualità».

Infine, entrando nel merito del ruolo di Pellegrini e del suo carisma da capitano, ha concluso:
«Un po’ lo comprendo. Quando sono diventata presidente dopo papà, avevo un peso sulle spalle enorme. Deve raccogliere eredità enormi, di grandissimi giocatori, di fuoriclasse e non è facile. Sicuramente è romano ed ha un carattere diverso da Francesco e Daniele. Va coccolato».