La Roma ha deciso: Mario Hermoso è un punto fermo tecnico e identitario. Secondo ricostruzioni di stampa, il club sta lavorando al prolungamento fino al 2028 (oggi 2027) con rimodulazione dell’ingaggio attorno ai 3,5 milioni. Un segnale forte, che fotografa la rinascita del difensore sotto la guida di Gasperini.
Perché blindarlo adesso
Arrivato a parametro zero e passato, in estate, a un passo dalla porta girevole, Hermoso si è preso la Roma con una continuità sorprendente: mancino naturale, braccetto o centrale nella linea a tre, pulizia in uscita, cinque-sei verticalizzazioni “progressive” a partita e letture da leader. La sua presenza ha consolidato una retroguardia che oggi è l’architrave della squadra. Blindarlo significa proteggere il valore sportivo e non disperdere l’alchimia trovata con Mancini, Ndicka, Wesley e gli esterni.
I dettagli del dossier (e cosa cambia per la rosa)
L’idea della Roma—estensione al 2028 e spalmatura—va letta in ottica sostenibilità: stesso impegno complessivo distribuito su più anni e asset stabilizzato (valutazione intorno ai 10 milioni). I contatti con l’entourage sono già in corso: obiettivo, chiudere entro l’inverno per affrontare il mercato con certezze alle spalle. Con Hermoso legato a medio termine, la pianificazione difensiva guadagna profondità e la squadra mantiene un riferimento tecnico-tattico nei big match e nelle rotazioni europee.