Nela: “Gasperini è un allenatore top, Scudetto? Non lo so”

L’ex terzino giallorosso Sebino Nela è tornato a parlare di Roma nel corso di un’intervista

Jacopo Pagliara -
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Sebino Nela
Sebino Nela (foto asroma.com)

Sebino Nela è tornato a parlare della sua amata Roma e lo ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata in esclusiva al Corriere dello Sport. Nel corso dell’intervista l’ex terzino giallorosso ha toccato tanti argomenti, da Gasperini e la possibilità dello Scudetto, passando per Pellegrini e Dybala, fino ad arrivare a Friedkin. Queste sono state le sue parole.

Le dichiarazioni di Sebino Nela

Si parla innanzitutto alla possibilità che Gasperini possa ambire allo scudetto con la Roma, come accadde in passato a Liedholm e Capello. “Gasperini lo considero tra i più bravi in Europa, non esagero. A Bergamo e anche a Genova ha dimostrato cose eccellenti. È un allenatore di altissimo livello. Non so cosa riuscirà a fare quest’anno: il mercato della Roma è stato discreto, non credo lo abbiano assecondato del tutto. Però sta lavorando molto bene con i giocatori che ha a disposizione”.

Il discorso poi si sposta sul rendimento di Pellegrini e sul nuovo stop di Dybala. Peccato per questo ennesimo infortunio di Dybala. Sono due elementi che finora hanno dato il loro contributo. Ora vediamo Pellegrini che è in ottime condizioni“.

Paulo Dybala
Paulo Dybala (foto asroma.com)

Successivamente il confronto verte sulle proprietà straniere e sul paragone con i tempi di Dino Viola.Parliamo di epoche totalmente diverse. Mi vengono in mente gli Anconetani, i Rozzi… un tempo il calcio era più sostenibile. Dalla metà degli anni ’90 tutto è diventato più complesso. Oggi ci sono fondi, tante proprietà americane. I tempi di Berlusconi e Moratti, dei grandi imprenditori, sono finiti. Io ho giocato in quel calcio e mi sono trovato benissimo”.

Infine, il ragionamento riguarda il rapporto tra Roma e Genova e le differenze tra le due città. Roma offre molte più opportunità. È splendida, meravigliosa, forse la città più bella del mondo, con un clima favoloso e un’ottima cucina. E non è affatto una piazza difficile. Mi infastidisce sentire dire che qui non si può vincere. Si vince come altrove, se la società investe. Non a caso, quando i presidenti hanno speso, lo scudetto è arrivato“.