La partita con il Lille apre la seconda tappa europea della Roma: calendario fitto, energie da gestire, gerarchie in evoluzione. Gasperini arriva all’appuntamento con un gruppo in crescita e qualche ballottaggio aperto tra corsie ed attacco. Da Trigoria, tutte le dichiarazioni live: moduli, scelte, condizioni degli infortunati e chiavi tattiche per affrontare un Lille compatto, verticale e pericoloso sulle transizioni.
Le parole di Gasperini — IN AGGIORNAMENTO
Ha studiato le caratteristiche del Lille: che squadra è, come si affronta e dove risiede la sua pericolosità?
“Indubbiamente è un’ottima squadra: molto dinamica, organizzata e con un’impronta offensiva. Ha avuto un inizio di campionato con alcuni risultati non favorevoli, ma le prestazioni sono sempre state positive. Domani serviranno grande attenzione e preparazione: affrontiamo un avversario di ottimo livello.” — Gasperini
Ndicka, come stai dopo i crampi? Hai recuperato per giovedì?
“Buongiorno a tutti. Conosco il Lille e il campionato francese: è una bella squadra, veloce davanti e fisica. Quanto a me, sto bene: mi alleno bene e spero di essere pronto per giovedì.” — Ndicka
Su Dovbyk e Ferguson: la crescita atletica e mentale, e le scelte per domani?
“Ferguson è un giocatore giovane: due anni fa ha fatto molto bene, l’anno scorso ha vissuto difficoltà, tra infortuni e poco minutaggio dopo il cambio squadra a gennaio. Il lavoro è riportarlo al livello delle aspettative che aveva generato da ragazzo. Sta lavorando, come Dovbyk. Al momento si alternano nello stesso ruolo, ma è fondamentale che entrambi crescano, soprattutto sul piano atletico e fisico.” — Gasperini
Ndicka, cosa sta cambiando per te con il gioco di Gasperini?
“Mi sento bene qui a Roma. Penso che ogni giocatore si senta bene quando è in campo. La difesa è la difesa, ma mi piace poter giocare in modo più offensivo rispetto all’anno scorso. Va bene così: sono qui per crescere e mi sento bene.” — Ndicka
Mister, qualche settimana fa ha detto che a 67 anni sta uscendo dalla sua “zona di comfort”. Come sta andando questa operazione? In che modo ci sta riuscendo? C’è un insegnamento di un suo maestro che la guida in questa fase?
“Per ‘zona di comfort’ intendo abitudini e consuetudini costruite negli anni. Poi capita, per caratteristiche o per situazioni, di dover cercare strade diverse. Per essere chiari: non è usuale per me finire le partite con due centrocampisti schierati da attaccanti, come nel derby o a Nizza. Ma in questo momento le circostanze ti portano anche a questo, e devi saperci pensare e adattarti.” – Gasperini
Evan, giochi spesso e bene: su cosa stai lavorando da un anno e mezzo per alzare ancora il livello? C’è anche un lavoro psicologico oltre a quello fisico?
“In campo non gioco sempre bene: voi giornalisti vedete una parte, ma ci sono tante cose che non si notano. Fuori dal campo lavoro di più: palestra, cura dei dettagli, e a casa sto molto tranquillo, esco poco. Non c’è qualcosa di speciale, ma costanza e attenzione.” – Ndicka
Mister, dopo Verona ha parlato di una squadra che aveva accusato la fatica delle tre partite. Ora arrivano altre due gare ravvicinate (giovedì e domenica): pensa a un turnover più marcato?
“La fatica non è stata fisica: può essere stata sulle motivazioni. Uscire da partite come il derby e dalla prima di Europa League toglie energie. Col Verona loro avevano una reattività superiore alla nostra e il gol fatto abbastanza in fretta può averci condizionato, ma non ho mai pensato a un problema atletico. Tra Nizza (mercoledì) e domenica avevamo anche un giorno in più. Il tema è rientrare ogni volta nella gara, pensare subito alla successiva e valutare bene l’avversario: può capitare che in tre partite consideri il Verona ‘meno ostico’ e poi si riveli difficilissimo. Dobbiamo acquisire queste abitudini: oggi si gioca sempre tre partite a settimana, con le coppe e le nazionali. Giochiamo 11 mesi l’anno: dev’essere la normalità, non più un’eccezione.” – Gasperini
Vado sui difensori: ha detto che bisogna allargare un po’ la rosa. Ziolkowski l’abbiamo visto, Ghilardi ancora no. Come sta procedendo il loro inserimento e se giocheranno domani?
“Dietro stiamo facendo molto bene e c’è già un grande turnover: 19 giocatori della rosa hanno disputato almeno tre partite e ne abbiamo giocate solo cinque-sei con quella di Coppa. In questo momento è chiaro che Hermoso, Ndicka, Mancini e Çelik sono quelli che hanno giocato di più. Domenica ha esordito Ziolkowski; Ghilardi arriverà anche lui, sicuramente. Nel frattempo sono due ragazzi in prospettiva che faranno bene. Il rendimento della difesa è molto alto e quindi ci sarà tempo anche per loro.” – Gasperini
Hai sempre giocato sul centro-sinistra con gli allenatori avuti alla Roma, ma c’è stato un periodo in cui Juric ti ha schierato centrale. È una posizione su cui stai lavorando anche con Gasperini o ti vede solo lì?
“Mi sento bene dove il mister mi mette, sia a sinistra che al centro. In allenamento cambiamo spesso posizione, ma mi trovo bene ovunque.” – Ndicka
“Ti dovrei provare anche a destra.” (ride) – Gasperini
“Posso giocare anche lì.” (ride) – Ndicka
Come procede l’inserimento di Wesley?
“Il suo contesto è molto diverso. Ha fatto 30 partite consecutive con il Flamengo ed era a fine stagione; per lui qui la stagione ricomincia. Non è mai uscito dal Brasile e il campionato italiano è diverso, si deve inserire in una squadra. Quello che ha dimostrato subito è di avere un bel motore, una buona capacità di inserimento. Poi è chiaro che ha margini tecnici: deve entrare nei tempi della squadra. Sembra che siamo qui da tanto, ma in realtà abbiamo giocato poche partite. Inoltre ha avuto qualche problema di viaggio e una gastroenterite fastidiosa. Però è sicuramente un ragazzo che, per età e per motore, deve crescere, può crescere e può diventare un giocatore importante”. – Gasperini
Su Soulé: è affaticato? Lo riproporrà domani? E, viste le assenze di mancini, chi può giocare eventualmente al suo posto?
“Come ho detto prima, non ritengo mai un problema fisico. L’unico rischio, giocando con così tanta frequenza, sono gli infortuni. Per fortuna finora non ci è toccato. Abbiamo giocato due partite alle 12:30, tra le tre, con temperature molto alte: capita che in certe gare dai qualcosa in più e possa arrivare un accenno di crampi, ma poi i ragazzi recuperano in fretta e sono pronti per la successiva. Dall’inizio o a gara in corso ho utilizzato spesso gli stessi giocatori: non è una questione di condizione, ma di gestione.” – Gasperini
Evan, tu questa competizione la conosci bene: l’hai vinta e sei arrivato in semifinale con la Roma. In gruppo senti l’alchimia giusta per puntare al trofeo, come dice Koné?
“Per me è un po’ presto per parlare di vincere. Vediamo cosa succede domani: sarà una partita tosta, lo sappiamo. Abbiamo già vinto in Europa con il Nizza, ma col Lille è un’altra storia. Se vinciamo, avremo più possibilità di qualificarci e magari meno partite a febbraio. Dobbiamo andare gara dopo gara; se arriveremo fino in semifinale, allora si potrà parlare di obiettivi più grandi. Adesso è troppo presto.” – Ndicka
In base anche alle caratteristiche del Lille e alle assenze che la costringono a usare spesso gli stessi: c’è la possibilità di rivedere un centrocampista in più, magari con Pellegrini in quel ruolo ibrido?
“È una delle opzioni. Oggi prepareremo la partita e, come sempre, abbiamo almeno un paio di soluzioni da adottare dall’inizio o a gara in corso. Quando affronti avversari senza un parametro diretto, conviene preparare più di una cosa per cercare di fare bene domani.” – Gasperini
Come vive le partite, mister?
“Con una partecipazione sicuramente molto forte, a volte insieme alla squadra e ai giocatori, perché ogni partita è una storia a sé. Sono gare molto equilibrate e difficili: anche quando abbiamo ottenuto risultati positivi, abbiamo dovuto sudare fino all’ultimo. Forse è una mia caratteristica, è il mio carattere: partecipare così attivamente alle gare.” – Gasperini
Come vedete Olivier Giroud? C’è un piano tattico per limitarlo? (domanda al giocatore)
“Non abbiamo un piano speciale, però lo conosciamo: è sempre pericoloso in area di rigore e sarà una bella battaglia.” – Ndicka
Come vedete Olivier Giroud? C’è un piano tattico per limitarlo? (domanda al mister)
“Il piano tattico è non portarlo dentro l’area di rigore, principalmente, anche se lui si muove bene ovunque. Tre anni fa con il Milan ha fatto qualcosa di straordinario, è stato determinante per lo scudetto, e lo aveva fatto anche prima nella sua carriera. Ancora oggi ci sono giocatori che, fino a qualche anno fa, per età non erano più considerati competitivi; invece vediamo — non solo in Francia ma anche nel nostro campionato — che la qualità del lavoro e degli allenamenti ha allungato le carriere. Restano competitivi e molto forti anche a questa età.” – Gasperini
Per il mister: ha imposto un nuovo stile di gioco a questa Roma, con appena due gol subiti. A che punto è l’assimilazione dei suoi principi?
“I principi e i concetti sono già una bella chiarezza, un’ottima partecipazione dei giocatori. Ho avuto fortuna di incontrare dei giocatori evoluti sul piano calcistico, quindi non ho incontrato delle grandi difficoltà. Quello che sarà importante adesso è lavorare sui particolari, sugli atteggiamenti, sulle piccole cose. In linea di massima abbiamo già una buona predisposizione su certi principi, come stare in campo, come affrontare le partite. Poi dopo sono i dettagli, sono anche le esperienze, le partite che continueremo a giocare e che ci porteranno ad avere sempre una maggiore risorsa da poter mettere in campo.”– Gasperini
A Ndicka: avete incassato soltanto due reti, di cui una su rigore. Quali sono le chiavi di questo successo difensivo?
“Penso che abbiamo fatto un buon inizio insieme, ma dopo il match con il Nizza direi che abbiamo degli attaccanti che difendono bene. Questo ci aiuta a livello di centrocampo, nella difesa e poi abbiamo un ottimo portiere.” – Ndicka
Per voi è più importante la Coppa o il campionato per la Roma?
“Questa è una domanda di tutti gli anni: l’importante è tutto. Non si deve mai scartare nulla, perché il campionato è fondamentale, l’Europa altrettanto, e così sarà la Coppa Italia. In una stagione abbiamo tre competizioni: dobbiamo affrontarle tutte cercando di andare il più avanti possibile ed essere competitivi, senza fare scelte.” – Gasperini