Allarme Giroud: «Non portarlo in area» — il piano di Gasperini (e Ndicka)

Il nove del Lille è la minaccia numero uno. Gasperini e Ndicka lo incorniciano così: rispetto totale, marcature aggressive e un’idea semplice quanto ferrea — negargli l’area di rigore.

Jacopo Mandò -
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Giroud con il Lille_ pericolo numero uno per la Roma
Giroud con la maglia del Lille: la scelta di Gasperini per arginarlo – Romaforever.it

C’è un nome che, alla vigilia, torna come un rintocco: Olivier Giroud. Curriculum enciclopedico, record con la Francia, un mestiere che non invecchia. Gasperini lo fotografa con ammirazione concreta: «Tre anni fa col Milan ha fatto qualcosa di straordinario. Oggi tanti veterani restano competitivi grazie alla qualità del lavoro: Giroud è tra questi». E subito traccia la bussola: «Il piano tattico è non portarlo dentro l’area di rigore». Semplice da dire, faticosissimo da fare.

Il rispetto per il bomber: esperienza che pesa

Ndicka, che i corpi li conosce da vicino, è netto: «Lo conosciamo, in area è sempre pericoloso. Sarà una bella battaglia». Il verbo è quello giusto, perché Giroud vive del millimetro: una spallata presa bene, un appoggio schermato, un cross “sporcato” un attimo prima del tempo. Per Gasperini la chiave sta nella prevenzione: linee corte, densità sulla palla, priorità a seconda palla e riaggressione. Lontano dalla lunetta e dai sedici metri, Giroud diventa uomo associativo; dentro, è ancora letale.

La chiave giallorossa: accorciare prima, difendergli lo spazio

Nel dettaglio, la Roma vuole spezzare la catena che alimenta il nove: pressione sui costruttori, raddoppio sul crossatore, marcature “a elastico” sul centravanti per impedirgli lo stacco pulito. Il resto è un lavoro di squadra: gli esterni che chiudono il lato, i centrali che comandano la linea, il mediano che “tappa” il corridoio del taglio corto-lungo. È qui che l’idea di Gasperini si fa pratica: negare l’area a Giroud significa togliere ossigeno al Lille. Non una gabbia, ma un recinto mobile: se funziona, la partita piega dalla parte giusta.