Il calcio passa sempre in secondo piano dinanzi a notizie del genere. Perché nella famiglia Dovbyk non c’è soltanto quello. E, leggendo l’intervista della moglie, il loro sogno sarebbe proprio quello, pensare soltanto al pallone. Che resta sempre e soltanto un gioco non dimentichiamocelo mai. “Anche la notte prima dell’ultima partita è stata difficile in Ucraina” – racconta Yuliia – “i nostri cari erano sotto un terribile bombardamento a Kiev. Ogni volta ringraziamo Dio per essere vivi e al sicuro”.
La pressione costante della guerra
Prosegue la moglie del centravanti romanista: “Questa pressione costante non può non influenzare noi, la nostra vita e la nostra visione del mondo”. Yuliia racchiude il concetto in una sola espressione: “È difficile. Non c’è un’altra parola per descrivere quello che viviamo. Ogni mattina inizia con le notizie e i messaggi dei nostri familiari”.
Il momento di Dovbyk alla Roma
C’è spazio però anche per tematiche legate al calcio. Perché, in qualche modo, bisogna pur trovare la forza di andare avanti. Come ha vissuto gli ultimi mesi suo marito? La domanda è d’obbligo considerando il periodo vissuto da Dovbyk, rimasto schiacciato in una morsa tra le voci insistenti di mercato e una condizione – sia mentale che fisica – che sembrava perduta. “Con dignità e fiducia nelle proprie capacità. Io credo sempre in lui. La sua disciplina porterà sicuramente risultati“, risponde Yuliia. Domenica, contro il Verona, un primo segnale l’ex Girona l’ha dato: e speriamo sia stato soltanto il primo gol di una lunga serie.
Una questione di testa: “Capita dover ripartire da zero”
L’argomento del resto è presente nei discorsi in famiglia. “Abbiamo parlato spesso di questa situazione” – dichiara – “credo che la cosa che conta di più sia davvero la testa. Con la giusta mentalità si fanno cose che sembrano miracoli anche quando il mondo ci rema contro“. “Questo momento difficile di Artem lo dimostra” – conclude Yuliia – “poco importa quali traguardi siano stati raggiunti, capita di dover ripartire da zero, di dover tirare fuori carattere e resilienza e dimostrare chi è veramente. E io sono sicura che lui ci riuscirà”.