Maurizio Arrivabene è tornato a parlare della sua esperienza alla Juventus in un’intervista concessa in esclusiva a Tuttosport. L’ex CEO e amministratore delegato dell’area sportiva bianconera ha ripercorso quel periodo con sincerità, ammettendo di avere alcuni rimpianti per le scelte compiute durante il suo mandato.
Tra i punti affrontati, non è mancato un riferimento alla cessione di Matías Soulé: Arrivabene ha confessato il dispiacere di vedere oggi l’argentino protagonista con la maglia della Roma, un talento che avrebbe voluto trattenere a Torino.
Con il senno di poi, ha spiegato, alcune decisioni sarebbero potute essere gestite diversamente, ma resta la consapevolezza di aver vissuto un percorso intenso e complesso alla guida del club. Queste sono state le sue parole.
Le dichiarazioni di Maurizio Arrivabene su Matias Soulé
Arrivabene parla di Soulé con molto rammarico, definendo come un vero e proprio peccato l’aver ceduto il talento argentino:
“Un rimpianto è vedere con un’altra maglia molti dei nostri gioiellini della NextGen. Che peccato non aver tenuto Soulé, che sta facendo benissimo a Roma. E anche Fagioli. C’erano tanti talenti, in un momento in cui ce ne sono pochi. Ricordo un discorso di Rui Costa al pranzo UEFA prima di Benfica-Juventus: i bambini vanno lasciati liberi di giocare, nei prati e senza allenatori e vincoli tattici. Solo così nascono e si coltivano talenti. Da noi invece ci sono allenatori fin dalle elementari”.
E ha ragione Arrivabene, Soulé è diventato pian piano, dopo le prime difficoltà, un vero e proprio punto fermo della trequarti di Gian Piero Gasperini. Un giocatore capace di saltare l’uomo, creare superiorità e soprattutto essere decisivo sotto porta. L’anagrafe è solo un valore aggiunto per il talento argentino, nonché una grande speranza per il futuro per tutti i tifosi giallorossi.