Scontri Nizza-Roma, arrivano le durissime decisioni da parte delle autorità francesi

L’indomani la gara di Europa League, alcuni tifosi della Roma coinvolti negli scontri pre partita devono fare i conti con la giustizia francese.

Melissa Landolina -
Tempo di lettura: < 1 minuto

La trasferta europea della Roma a Nizza, si è conclusa con un bilancio inatteso: più di cento tifosi fermati, un numero impressionante. Il giorno dopo, le decisioni della giustizia francese iniziano a farsi sentire.

La Procura ha scelto di procedere per direttissima nei confronti di 13 ultras romanisti, ritenuti coinvolti in maniera diretta nei disordini della serata. Le accuse che pesano su di loro sono gravi e ben circostanziate: si parla di partecipazione a raduni violenti e porto abusivo di armi improprie, tra cui sarebbero stati rinvenuti manici di scopa, tubi, pale, coltelli e martelli. Oggetti che nulla hanno a che fare con una manifestazione sportiva.

Per gli altri 89 tifosi fermati, la Procura ha optato per una misura più leggera, ma comunque significativa: divieto di accesso per sei mesi al dipartimento delle Alpi Marittime, zona che comprende l’intera area di Nizza e dei territori limitrofi. Un mini-daspo francese, insomma, che rende l’idea della volontà delle autorità di reagire con fermezza all’accaduto.

Le immagini della serata, le tensioni pre-partita e le ricostruzioni delle forze dell’ordine francesi hanno contribuito a creare un quadro definito che poco ha a che fare con lo sport.

Non è la prima volta che una trasferta europea porta con sé momenti di tensione, ma la portata degli arresti e la rapidità della risposta delle autorità francesi mostrano un intervento netto su quanto accaduto fuori dallo stadio.