Un comunicato che porta il nome dell’Ostiamare, ma dentro c’è molto di più. A firmarlo idealmente c’è anche Daniele De Rossi, campione del mondo nel 2006 e presidente della società. Il fatto che le parole arrivino da una figura con un simile bagaglio umano e sportivo aumenta la forza del messaggio, pur non essendone il fulcro. Perché ciò che conta davvero in queste righe è la sostanza, non la firma.
Il club ha deciso di parlare chiaro, rivolgendosi direttamente a chi, in teoria, dovrebbe essere solo spettatore: i genitori dei bambini iscritti alla Scuola Calcio. Il tema è sempre presente: l’invadenza eccessiva di alcuni genitori nel percorso sportivo dei figli, con pressioni, richieste e aspettative che poco hanno a che fare con la crescita serena dei più piccoli.
La società ha voluto fissare dei paletti netti, partendo da un principio essenziale: la tutela dei ragazzi e del progetto tecnico spetta agli allenatori e allo staff, non a chi osserva da fuori. Per questo motivo, Massimo Bonanni, figura di riferimento del settore giovanile, non risponderà più a richieste individuali di spostamento tra gruppi, soprattutto se motivate da ambizioni personali e non da reali necessità educative o formative.
Non è un atto d’accusa generalizzato, anzi. Il comunicato specifica chiaramente che la stragrande maggioranza delle famiglie agisce con fiducia e rispetto. Ma è proprio per difendere queste famiglie e, soprattutto, i ragazzi, che si è scelto di intervenire. Chi non condivide questo approccio, viene invitato a valutare altre strade, senza rancore, ma con coerenza.
Nella parte finale del comunicato, il tono diventa più intimo. E qui, più che la società, sembra parlare il padre, l’ex calciatore, l’uomo che ha vissuto il calcio dall’interno per una vita intera. “Siamo sicuri che siano davvero i ragazzi a sentirsi infelici?” è una domanda che fa molto riflettere. Lo sport deve restare un luogo libero, uno spazio in cui ogni bambino possa esprimersi senza pressioni o aspettative non sue, senza dover rincorrere sogni altrui.
L’Ostiamare non si nasconde e afferma chiaramente che nessuna decisione sarà mai presa per ostacolare la felicità di un bambino. Ma questa felicità va protetta anche fuori dal campo.
Daniele De Rossi e l’Ostiamare hanno dato voce a un sentimento diffuso con un messaggio chiaro, forte e necessario, che dovrebbe far riflettere tutto il mondo del calcio giovanile.