Roma-Norimberga 1-2, 7 settembre 1988: quando il Flaminio accolse una Roma in bilico

Il 7 settembre 1988 la Roma di Liedholm cadeva al Flaminio contro il Norimberga: decisivi Sané ed Eckstein, inutile il rigore di Desideri.

Jacopo Mandò -
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Roma - Voeller
La Roma affronta il Norimberga al Flaminio il 7 settembre 1988 in Coppa UEFA: gol di Desideri, ma vittoria tedesca 2-1 – Romaforever.it

Sono passati 37 anni da quel pomeriggio romano che aprì con amarezza l’avventura europea dei giallorossi. Al Flaminio, stadio che per necessità sostituì l’Olimpico in ristrutturazione, la Roma di Nils Liedholm inciampò subito nel primo turno di Coppa UEFA, perdendo 1-2 contro il Norimberga. Una gara che sembrava poter segnare un nuovo inizio, ma che invece mise a nudo fragilità inattese.

Una partita stregata

Dopo un primo tempo bloccato, i tedeschi colpirono al 44’ con Sané, gelando il pubblico capitolino. A inizio ripresa la Roma parve reagire: Stefano Desideri, con freddezza, trasformò un rigore al 48’, ridando speranza e voce al Flaminio. Ma la gioia durò poco: al 59’ Eckstein riportò avanti i tedeschi, chiudendo i conti e lasciando ai giallorossi la fatica di un inseguimento senza esito.

Il peso della sconfitta

Quella sera non fu solo un passo falso sportivo: fu il simbolo di una squadra in transizione, sospesa tra i resti del ciclo di Liedholm e la ricerca di una nuova identità. L’Europa mostrava il suo volto crudele, ricordando che non bastano i nomi (da Völler a Giannini) per avere la meglio. Al contrario, serviva quella mentalità che i tedeschi portarono in campo.