
Intervistato in radio nel podcast di Alberto Zandi, l’ex amministratore delegato della Roma Guido Fienga ha raccontato la sua esperienza nel club giallorosso. Fienga ha discusso di vari argomenti, e tra questi si è soffermato su cosa significhi essere un campione, una star del calcio, e quali sono le qualità che rendono un giocatore di livello superiore.
Fienga ha ricordato Francesco Totti, definendolo un talento naturale, ben diverso dalla gran parte dei calciatori della sua epoca, e diverso dai calciatori di oggi: “È vicino a persone come Totti o Ronaldo che tutti ti riconoscono, per quanto tu possa fare grandi cose nella vita”, ha rivelato, per poi proseguire: “Se non sei equilibrato, rischi di perdere il controllo di te stesso”.
Oltre le qualità tecniche, è una questione di mente
Secondo Fienga, non bastano le qualità tecniche per emergere e per erigersi sopra la massa, ma serve un certo equilibrio mentale. È questo il segreto per il processo di selezione dei giocatori: “La vera differenza tra i calciatori sta nella testa, nel carattere e nella capacità di adattamento”. E per quanto riguarda Francesco Totti, cosa rendeva il Pupone diverso da tutti?
Totti diverso da tutti: “Un talento che va oltre il normale”
“Totti toccava il pallone in modo differente, la palla sembrava muoversi in modo diverso con lui. Colpiva la sfera senza neanche guardare il campo, e le metteva sempre dove voleva. Un talento che va oltre il normale”. Totti, così come Ronaldo, così come pochi altri giocatori, tutti fenomeni, dal talento innato, forse il dono di un’entità superiore.
Ma per poter far esplodere questo talento innato, bisogna avere equilibrio mentale e bisogna lavorare tanto. Fienga ha sottolineato che sono il duro lavoro e la dedizione a portare a casa i risultati, nonostante una certa pigrizia di base dei campioni, perché sanno che, pur allenandosi meno rispetto ai compagni, fanno comunque la differenza in campo.
Tutti possono essere sostituiti, tranne i campioni
E ancora, su Totti: “Totti ha giocato fino a 40 anni, se lo senti parlare, pensa ancora di poter scendere in campo in Serie A”. Infine, in merito alla selezione dei calciatori, secondo Fienga un club dovrebbe informarsi su ogni particolare: “Dove vivono, com’è la loro famiglia, come si comportano. Il successo dipende dalla testa, un’azienda deve informarsi prima di assumere. Tutti possono essere sostituiti, tranne i campioni”.