
Stefano Capozucca, ex DS che ha portato Gasperini al successo a Genova, ha rilasciato oggi dichiarazioni cariche di affetto e attesa nei confronti dell’allenatore che ora guida la Roma: una sfida che, dice, vuole a ogni costo vincere per dimostrare che anche nella capitale il suo calcio può funzionare.
Fratelli di professione
“Al venerdì cenavamo insieme, ci confrontavamo continuamente”. Capozucca riassume così la loro storica amicizia. Parla di Gasperini come di una persona dotata di forte personalità ma anche “splendida”. E ricorda un episodio: “Una volta gli ho nascosto qualcosa e si era creata una situazione imbarazzante, risolta solo perché eravamo fratelli sul lavoro”.
Tocca anche l’aspetto tattico e di mercato: “Lui dà un’identità chiara. Se chiede un esterno forte, non posso portargli un centrocampista adattato… abbiamo preso un giocatore che lui non voleva: non ha mai giocato”.
Roma come battaglia personale
Capozucca racconta di sentirlo spesso: “Ha una casa vicina alla mia”. E sottolinea: “Questa sfida a Roma ce l’ha a cuore. All’inizio c’erano striscioni contro, ma questa situazione lo ha caricato. È una battaglia che vuole vincere”. Chiude con una certezza: “Ora è motivatissimo, mugugna perché avrebbe voluto altri giocatori, ma sta lavorando al massimo”.