Artem Dovbyk va confermato oppure no? Il dibattito attorno al centravanti ucraino va avanti ormai da tempo. Praticamente da quando è stato preso l’estate scorsa dal Girona: sono bastate infatti poche partite per capire tutte le contraddizioni di una punta apparsa abilissima e scaltra sotto porta ma decisamente spaesata (a tratti impalpabile) quando gli viene chiesto di manovrare con i compagni.
Ranieri, ricorderete, più di una volta aveva provato a spronarlo per farlo partecipare di più al gioco. Di risposte però Dovbyk ne ha date davvero poche sul campo. Adesso con Gasperini sembra di rivivere lo stesso film: anche il tecnico di Grugliasco ha inquadrato perfettamente questo giocatore e sta provando a “colmarne le lacune” (citiamo testualmente). Il problema è che l’ex Atalanta vorrebbe qualcosa di diverso là davanti: e questo ha riacceso le sirene in chiave mercato attorno al calciatore.
Le parole di Gasperini su Dovbyk e il problema del club
“Artem è un giocatore che è stato pagato una bella cifra, che aveva fatto molto bene in Spagna“, ha esordito Gasperini. “E’ un attaccante di valore, tutto sommato i gol li ha fatti anche in Italia”. Poi però l’affondo: “Tuttavia siamo qui per lavorare e migliorare le sue lacune. Io punto molto sugli smarcamenti e i movimenti, quelli determinano la capacità di entrare in gioco. E’ come nella musica: o sei stonato o hai i tempi giusti.”
Lette così queste parole non lasciano ben sperare sulla possibile permanenza del giocatore a Trigoria. Il problema però è che la società non può venderlo a meno di certe cifre (32-35 milioni) ed è attorno a questo che ruota l’intera questione: senza un’offerta così importante Dovbyk non può muoversi. Con buona pace di Mister Gasperini che dovrà a quel punto cercare di tirar fuori il massimo da questo giocatore.
C’è una seconda frase che ha colpito i tifosi
Il tecnico di Grugliasco è però andato anche oltre. Perché il giudizio (per ora) negativo sull’attaccante emerge anche all’interno del discorso più generale che ha fatto Gasp del mercato: “Quanti giocatori mancano? Dipende da cosa vogliamo fare. E da quanto saremo forti là davanti, è lì che si determina la forza della squadra“.
Tradotto: probabilmente secondo l’allenatore ancora la Roma – che sta provando a chiudere sempre per Echeverri – non è forte abbastanza in attacco. E ciò ovviamente ritira in ballo seppur indirettamente di nuovo Dovbyk. Parlare di “bocciatura dell’attaccante” – come si legge in giro stamani – è in ogni caso prematuro: di sicuro però è stata una chiamata importante per il calciatore, se non l’ultima quasi. Ora starà a lui dimostrare di essere all’altezza.