
Ogni anno, vengono introdotte novità importanti nel mondo del calcio: parliamo sicuramente di un settore che comporta grossi movimenti economici e finanziari e che garantisce introiti a tantissime persone. I calciatori, ovviamente, sono quelli che percepiscono guadagni più alti: i loro contratti posseggono sempre più “zero”.
Negli ultimi anni, anche giocatori di non prima fascia sono riusciti a conquistare ingaggi importanti: i club, per non avere troppi problemi negli spogliatoi, cercano di mantenere un tetto ingaggi fissando dei paletti. Attenzione però: proprio in merito ai contratti, c’è in arrivo una svolta epocale.
Serie A, svolta epocale nel mondo del calcio: alzato il limite dei contratti

Il calcio e gli sport professionistici si avvicinano a una svolta epocale. Come riportato dal Corriere dello Sport, venerdì è stato approvato un decreto legge che comporta uno stravolgimento incredibile in materia di sport. Come si legge nell’ultimo rigo dell’art 11 dello schema di Decreto licenziato dal CdM, al punto 4), lettera b, “all’articolo 26, comma 2, primo periodo”, la parola “cinque” è stata sostituita da otto. Cosa vuol dire tutto ciò? Da quanto il Decreto entrerà in vigore, consentirà alle società professionistiche di vincolare gli atleti per un periodo massimo di otto anni, in luogo del tetto delle cinque stagioni, che vige ormai da 45 anni.
I club, quindi, possono legarsi ai calciatori per un periodo maggiore: ben tre anni in più rispetto agli attuali otto. Occhio però, perché i club potranno spalmare il costo del cartellino sempre e soltanto su cinque esercizi. In ambito UEFA, il costo di un cartellino deve essere ripartito su un massimo di cinque stagioni calcistiche.”L’ammortamento del cartellino del giocatore sarà limitato a cinque anni al fine di garantire la parità di trattamento di tutti i club e migliorare la sostenibilità finanziaria. In caso di proroga del contratto, l’ammortamento può essere ripartito sulla durata del contratto prorogato ma fino ad un massimo di cinque anni dalla data della proroga”, ha scritto la UEFA su questo delicatissimo punto. Come aggiunto dalla Federcalcio europea, tale modifica non si applicherà retroattivamente alle operazioni di trasferimento già avvenute. “Bisogna avere le procure dei giocatori con dei limiti. I contratti devono essere portati a 8 anni in Italia. So che il Ministro dello Sport ha pronto un DL affinché questo avvenga“: questa è stata invece la previsione del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che già qualche settimana fa aveva rivelato la possibilità della modifica in arrivo.