Dybala e Pellegrini lite sotto al tunnel: furia al primo tempo, sostituito al 45′

Scintille durante l’intervallo con i due giocatori giallorossi che si sono resi protagonisti di un acceso diverbio…

Melissa Landolina -
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Dybala e Pellegrini
Dybala e Pellegrini (foto instagram)

Un momento di tensione è arrivato proprio allo scadere del primo tempo all’Olimpico, quando Artem Dovbyk ha siglato l’1-0 su calcio d’angolo. Un colpo deciso, preciso, che ha cambiato il punteggio e acceso la partita. Ma non solo.

Quel pallone finito in rete al minuto 49’04” ha subito sollevato un’ondata di proteste dalla panchina della Fiorentina, con Raffaele Palladino furioso mentre indicava il cronometro al quarto uomo. Il recupero concesso era stato di quattro minuti e, secondo la versione dei viola, quel gol era arrivato fuori tempo massimo.

Le telecamere hanno ripreso il tecnico viola mentre discuteva animatamente, ma non è stato l’unico momento carico di tensione. Al rientro negli spogliatoi, Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini si sono resi protagonisti di una discussione accesa con alcuni giocatori avversari, contestando duramente le proteste dei toscani. Le immagini raccontano tutto: espressioni tese, parole pronunciate con foga, sguardi che bruciano ancora prima di entrare nel tunnel.

Secondo quanto riportato durante la diretta televisiva, la reazione dei due leader giallorossi è stata una risposta netta e decisa a quelle proteste, convinti che il gol fosse stato segnato nel pieno rispetto del tempo regolamentare. Un punto su cui è intervenuto anche Luca Marelli, ex arbitro e ora analista di DAZN, che ha chiarito pubblicamente che la rete di Dovbyk è arrivata entro i limiti previsti.

Questa precisazione, sebbene utile, non ha spento la tensione. Anzi, ha aggiunto ulteriore carne al fuoco per una partita che sembrava già infiammata nei suoi primi 45 minuti. Perché a Roma, spesso, il calcio si trasforma in teatro, e ogni episodio diventa un atto carico di significati, emozioni e polemiche.

Il fatto che il corner sia stato battuto al 48’57” rende l’azione assolutamente legittima, anche se si è chiusa oltre il minuto 49. Le regole parlano chiaro: se l’azione inizia prima dello scadere del tempo concesso, essa può concludersi. E questo è esattamente ciò che è accaduto. Nessun errore arbitrale, solo una precisione cronometrica che pochi erano pronti a verificare nel pieno dell’adrenalina.