
È stato un altro turno di campionato da incubo o quasi per il campionato. A cosa ci riferiamo? È presto detto. Agli “orrori” arbitrali che continuano a condizionare – spesso – i risultati delle partite. E talvolta le spiegazioni che vengono date sono perfino quasi peggio.
Un problema, quello delle sviste e mancate revisioni al VAR, tra regole e protocolli che ogni volta sembrano avere interpretazioni diverse, difficilmente digeribile ai tempi della tecnologia. Anche ieri sera, durante Roma Como, le polemiche non sono mancate. Vediamo perché.
Roma Como: manca un rosso evidente agli ospiti

Il casus belli ormai noto a tutti è quello relativo alla mancata espulsione del difensore biancoblu Smolcic. Un errore grossolano e francamente evitabile considerando che anche in diretta la dinamica dell’azione era subito apparsa abbastanza chiara. Evidentemente lo era per tutti ma non per l’arbitro dell’incontro.
L’episodio. Il calciatore del Como prima insegue El Shaarawy – peraltro provando più volte a tirargli la maglietta – arrivando infine a travolgerlo in scivolata. Il Direttore di gara però non solo non ammonisce il difensore (che quindi andava espulso) ma non fischia nemmeno fallo. A quel punto ci dicono che, trattandosi di giallo il VAR non può intervenire, riportando alla luce il solito quesito: ma allora a che serve avere la tecnologia se non si può utilizzarla?
Gemitaiz non le manda a dire: “Pagliacciata Serie A”
Come era prevedibile l’episodio ha scatenato l’ira dei tifosi giallorossi mitigata solo in parte dal fatto che, comunque, la partita è stata vinta. Ma lo sbaglio resta e avrebbe potuto avere un peso specifico diverso. Un po’ come il rigore non dato al Napoli.
Sui social anche i tifosi VIP della Roma si sono espressi. Gemitaiz, noto rapper dal cuore romanista, ha scritto per esempio:
“Incredibile…un’espulsione chiara per doppio giallo e neanche ha fischiato il fallo. Bellissimo arbitraggio ridicolo anche quest’oggi. La pagliacciata della Serie A è in atto”.