Come abbiamo criticato tante operazioni di mercato quest’anno della Roma, con la stessa puntualità è d’obbligo sottolineare cosa invece, fortunatamente, sta funzionando. E pure bene per il momento. Coma a dire: date a Ghisolfi quello che è di Ghisolfi. Il DS francese non sarà forse il “Cesare” dei Direttori Sportivi ma alcune intuizioni, è innegabile, si stanno rivelando azzeccate. Dovbyk era già stata una di queste ma in un certo senso, dopo la passata stagione in quel modo e soprattutto per le cifre sborsate, era fin troppo facile non sbagliare.
Al Dirigente infatti sono ben altre le operazioni contestate: da Hermoso a Le Fee. Allo stesso modo vale la pena rimarcare che a gennaio qualcosa di buono è stato comunque fatto, come nel caso di Devyne Rensch. L’esterno infatti è una delle note più liete del calciomercato invernale romanista considerando che si è subito calato alla perfezione nel piano tattico di Mister Ranieri. Laterale polivalente, ieri si è messo in mostra con un assist al bacio che, di fatto, ha permesso alla Roma di vincere la partita.
Rensch: ecco perché Farioli non voleva lasciarlo andare
La società dei Friedkin può dunque ritenersi soddisfatta per l’investimento fatto, anche modesto c’è da dire, che gli ha permesso in qualche modo di sistemare l’annoso problema della fascia destra. La coppia con Saelemaekers è ad oggi sicuramente funzionale e permette al tecnico romano di stare abbastanza tranquillo nelle rotazioni.
Sicuramente, viene da pensare, c’era un motivo se l’allenatore della sua ex squadra, proprio quel Farioli di cui tanto si parla in chiave Roma, non voleva lasciarlo partire a gennaio. Ma la sua precaria situazione contrattuale – il suo accordo sarebbe comunque scaduto a giugno – ha spinto i lancieri a voler monetizzare subito. E chissà se nelle prossime settimane, magari, lo stesso Farioli non riabbraccerà il suo pupillo stavolta a Trigoria. Intanto i giallorossi si godono, finalmente, un acquisto che pare davvero esser stato azzeccato.