
Fuori dallo stadio Olimpico, prima della sfida tra Roma e Napoli, uno striscione ha catturato l’attenzione di tutti: “Società di calcio immobiliare in affanno? Le rivoluzioni non si annunciano, si fanno”. Un messaggio forte e chiaro, rivolto direttamente ai Friedkin, sempre più al centro delle critiche da parte della tifoseria giallorossa.
Un mercato che non convince
La rabbia dei proprietari americani dopo la sconfitta contro il Como aveva fatto pensare a un drastico cambiamento. Si parlava di una vera rivoluzione, ma i fatti raccontano una storia diversa. Ad oggi, solo due nuovi volti sono arrivati a Trigoria: Rensch e Gollini. Due operazioni importanti, ma non abbastanza per risollevare una squadra che naviga lontano dalle posizioni europee.
La Roma sta cercando di muoversi ancora sul mercato e ha praticamente chiuso l’affare per Goglichidze dell’Empoli. Un altro rinforzo che potrebbe dare una mano, ma che non sembra sufficiente a placare il malcontento dei tifosi.
“La squadra ha bisogno di rinforzi all’altezza” è il pensiero comune che circola tra i sostenitori giallorossi, delusi da una stagione fin qui sotto le aspettative. La sensazione è che servano investimenti più importanti per poter davvero competere ad alti livelli. La protesta all’Olimpico è solo l’ultimo segnale di un malumore che rischia di crescere ancora se non ci saranno risposte concrete.