E due. Dopo Daniele De Rossi anche Ivan Juric rimane schiacciato da quel macigno che oggi è la società As Roma. Intendiamoci. A differenza di DDR che non aveva avuto il tempo di costruire il suo progetto di squadra, il tecnico croato di possibilità a sua disposizione probabilmente ne ha avute pure troppe. Dunque via anche lui dalla panchina: una decisione inevitabile dopo la figuraccia, l’ennesima, arrivata ieri contro il Bologna.
Ora però la situazione si fa complicata, anzi complicatissima. Chi sarà infatti il nuovo allenatore della Roma? E soprattutto: i Friedkin decideranno finalmente di prendere in mano la situazione mettendo ordine nel caos in cui è finito l’ambiente giallorosso? A partire, anche, dall’organigramma societario. Ad ogni modo il primo tassello, ancora una volta, dovrà essere l’allenatore.
Esonero Juric, i possibili sostituti: i nomi in corsa per i Friedkin (con l’agenzia)
Cerchiamo dunque di fare il punto della situazione considerando che come spesso accade in queste situazioni di profonda incertezza le notizie si rincorrono veloci. Non solo. Quando ci sono di mezzo i Friedkin è lecito davvero aspettarsi di tutto. E la chiamata a Juric dopo la ‘cacciata’ di De Rossi ne è soltanto l’ultima riprova. Ebbene, intanto secondo quanto riportato da Repubblica stamani, la famiglia texana si starebbe affidando ad un’agenzia di consulenza, la CAA Base dell’italo-inglese Frank Trimboli, che avrebbe suggerito alla proprietà romanista un tecnico straniero.
E dunque ecco i nomi di Frank Lampard, molto in auge la scorsa settimana, e di Edin Terzic, quest’ultimo peraltro già emerso al momento dell’esonero di De Rossi. Attenzione poi ad un clamoroso ritorno: quello di Rudi Garcia. E Mancini? L’ex CT azzurro rappresenta la pista italiana: l’allenatore, terminata l’esperienza in Arabia, sarebbe pronto ad allenare da subito e sarebbe stato contattato dalla Roma venerdì scorso. Mancini avrebbe chiesto garanzie su durata del contratto e mercato invernale e i Friedkin si sarebbero presi del tempo per pensarci.
Friedkin, dietrofront su Mancini? Il punto
Come vi abbiamo raccontato ieri sera infatti la proprietà sarebbe rimasta colpita dalla reazione della tifoseria considerando i trascorsi laziali dell’ex allenatore della Nazionale Italiana. Ciò non vuol dire, ovviamente, che alla fine la scelta non possa ricadere su di lui; per il momento però si registra la messa in stand-by della sua candidatura. Ghisolfi, da questo punto di vista, è stato chiaro: si valuterà bene il da farsi per evitare di commettere altri errori.