Ex Roma, a Javier Pastore non va ancora giù il trattamento ricevuto

Il calciatore argentino in una recente intervista ricorda i momenti della sua esperienza in giallorosso

Melissa Landolina -
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javier pastore
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Il calciatore argentino in una recente intervista ricorda i momenti della sua esperienza in giallorosso

“Non mi è stato permesso di dimostrare nulla. Avrei voluto almeno parlare con qualcuno” le parole cariche di rammarico di Javier Matías Pastore. Non di certo un ricordo indimenticabile, per lui, l’esperienza a Trigoria iniziata il primo luglio 2018 e finita due anni più tardi, nell’estate 2021. All’argentino non è infatti andato giù il trattamento riservatogli dopo l’arrivo dello Special One.

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A più di un anno dalla sua ultima esperienza col Qatar SC, Pastore torna dunque a far sentire la sua voce. Per lui tanti i problemi fisici che ne hanno minato la carriera, causandone la fine anticipata a nemmeno 34 anni (è un classe ’89, 35 candeline il prossimo 20 giugno). La chiusura burrascosa con la Roma, però, non sembra essergli andata giù per niente.

Il 26 giugno 2018 la Roma lo acquista a titolo definitivo dal PSG per 24,7 milioni di euro. Il “Flaco”, com’era soprannominato, torna così in Italia dopo quasi 7 anni dall’ultima volta (2011). Complici i tanti infortuni, tuttavia, in quella stagione gioca solo 17 partite segnando 4 reti. La seconda stagione è tuttavia peggiore e si chiude con 15 presenze complessive sempre per via degli infortuni.

La Roma vorrebbe venderlo, sa che non può contare più su di lui. Pastore invece resiste e vuole operarsi all’anca per tentare il ritorno nella stagione del covid, la 2020/2021. Rientrerà solo a gennaio ma non giocherà mai. Fuori rosa anche nella nuova gestione Mourinho, il 30 agosto 2021 risolve consensualmente il contratto con la Roma.