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SPALLETTI: "La Roma ha fatto una buona partita per un tempo. Sfortunati con i tre pali. Totti..."

ROMA-INTER 1-3 LE INTERVISTE POST-PARTITA LUCIANO SPALETTI: "La fortuna però va dalla parte di chi ha il coraggio di fare le cose"
Sabato 26 agosto 2017
SPALLETTI A MEDIASET

Vittoria importante...
"La scorsa volta ero dietro a quello che proponeva la squadra. Costruivano poco e avevamo poca velocità nel far girare il pallone, loro si ricomponevano bene e perdevamo palla. Chiunque sa che quando vieni a giocare in questi campi, o dimostri di avere un'idea o vieni schiacciato. Nel primo tempo sono stati più bravi di noi."

Bisogna continuare il processo mentale che state facendo...
"Abbiamo iniziato a fare dei ragionamenti diversi rispetto a quelli precedenti. Bisogna prendere confidenza con questi modi di fare. Anche la Fiorentina è una partita pericolosa, Pioli aveva lasciato un buon segno. La Fiorentina e dopo la Roma, diventa un fardello che bisogna affrontare, ma bisogna avere anche la fortuna che stasera la abbiamo avuta."

La Roma avrebbe meritato di più?
"Ha fatto una buona partita per un tempo. Sono stati tutti pali interni, è stata sfortunata. Però poi la fortuna va dalla parte di chi ha il coraggio di fare le cose e noi, sbagliando anche delle cose banali, abbiamo martellato. Tentato di fare le cose, con Joao Mario nel secondo tempo. L'idea di fare quel calcio lì c'è stata per 90 minuti ed è questo che ti fa finire la partita in netto vantaggio. Anche sul 2-1 la squadra non ha smesso. Nonostante i tre gol, e siamo stati fortunati, abbiamo fatto delle azioni da gol nette. Siamo stati premiati e la squadra ha avuto questo credere in quello che fa e portarlo in fondo sempre allo stesso modo."

Joao Mario aggrediva bene gli spazi. Borja Valero rende di più davanti alla difesa?
"Se palleggi di più, con Borja lì, riesci a chiuderli nella loro metà campo e lui diventa bravissimo a prendere la palla sulla via di mezzo, ha delle scelte eccezionali. Non riesce a gestire e va in svantaggio, ma sei a giocare all'Olimpico con questo pubblico e contro una squadra che ha un motore ed una scocca forte. La scocca è il carattere di molti di questi calciatori che riescono a guadagnare da situazioni difficili, hanno forza fisica. Loro ti vengono in 6,7 che sono 180,190 cm."

Serve un altro giocatore per puntare allo Scudetto?
"Noi puntiamo alla finale di Champions, ma non la facciamo. Facciamo discorsi sensati, ora si lotta per il campionato. E' tutta un'esaltazione, così se arrivi secondo hai fallito. L'Inter è una buona squadra, abbiamo bisogno di lavorare. Partita emozionante, il cuore del mondo è il calcio."

Si aspettava questa accoglienza? Ha abbracciato Totti?
"Non l'ho incontrato nei miei percorsi al campo. Se lo avessi fatto gli avrei dato tutta la mia amicizia. Mi hanno fischiato perché pensano che sia io il motivo per cui Totti ha smesso. Io quest'anno non c'ero però e lui poteva continuare. I Tottiani molti fischi, i tifosi della Roma mi hanno mandato messaggi importanti."


*** *** ***


SPALLETTI A SKY SPORT

Nel secondo tempo siete rimasti molto solidi...
"E' una qualità dei calciatori, con quella ricerca iniziata dal momento in cui ci siamo conosciuti e lo hanno fatto pur sbagliando anche oggi. Nel primo tempo non siamo riusciti, nel secondo di più ma l'idea di fare quel calcio lì è stata portata avanti per tutta la gara."

Cos'ha di speciale Icardi?
"Lui e Dzeko sono i più forti del campionato. Hanno qualità di smarcarsi in area e Dzeko è anche più tecnico nel palleggio e nel crearsi lo spazio, Icardi è più cattivo nell'attaccare lo spazio. Ha questa determinazione di individuare la preda e di strozzarla. Gli basta poco in area di rigore, non deve accontentarsi perché anche lui oggi è stato molto rilassato, bisogna essere in tensione per la prossima."

Di Francesco ha detto che è stato assurdo dare angolo e non rigore...
"Secondo me non è rigore, lui va per la palla ma non provoca una botta a Perotti creandogli difficoltà enormi. Si può discutere sull'episodio ma non è rigore. La Roma è stata sfortunata ugualmente, non gl ha girato bene su quei tre pali nel momento in cui non tenevamo in mano il gioco. Abbiamo costruito male e loro hanno avuto possibilità con tiri da fuori. I tre pali interni dicono che siamo stati fortunati ma la squadra ha creato 3-4 occasioni nitide, come la Roma. Fondamentale per i giocatori è che sono stati premiati per aver continuato a fare quello che dovevamo."

Hai visto qualche errore?
"Quando costruisci con una punta sola devi farla avvicinare e scaricare sull'altro centrale ma nel farlo siamo stati lenti nel far viaggiare la palla e se la palla non viaggia trovi tutte le squadre ordinate nella fase difensiva. La nostra costruzione è stata lenta e loro sono stati avvantaggiati. Si è visto subito poi il cambiamento."

Vecino non è sottovalutato?
"Speravamo fosse questo e fortunatamente ho avuto conferme. Essendo di Firenze ho sempre guardato la Fiorentina con affetto, Vecino sa fare tutto e ha margini cdi crescita eccezionali, muove bene la palla a due tocchi e arriva a ridosso dei centrali. Può farlo giocare mediano o mezz'ala. Ha una completezza di comportamento che può farci una mano importante. E' un ragazzo per bene che venendo a giocare nell'Inter ha bisogno di quei momenti che lo fanno essere convinto di essere un gran calciatore."

Meglio avere un attaccante che si sacrifica o uno come Icardi?
"Si può passare da entrambe le strade, poi la squadra deve avere determinate notizie perché serve quel comportamento che non ha la punta davanti. Dzeko sa farle tutte e due così come Mertens, a Icardi di venire incontro a palleggiare gliene frega meno ma deve capire che venendo a farlo può rompere la linea difensiva. Avere quello cattivo nei sedici metri è un gran vantaggio. Appena vede palla ci mette un attimo a fare sintesi e vedere dove non è il portiere."

*** *** ***


SPALLETTI A RAI SPORT

Il ritorno a Roma
"Son venuto a giocare contro avversari che ho a cuore, calciatori che mi hanno dato tantissimo. Da Dzeko oggi ho ricevuto un regalo, dal momento che ha fatto un pensiero a tutti i compagni per aver vinto la classifica cannonieri e oggi l'ha dato a me. Una volta mi capitò di giocare contro mio fratello, e mio padre, che ci guardava, ci disse che dovevamo vincere uno contro l'altro. Il calcio è così. Nel primo tempo abbiamo costruito male perdendo palloni anche troppo banali. Loro son saliti di convinzione e, se ci avessero fatto il 2-0, non c'era nulla da dire.

Sulla prestazione dell'Inter
"Abbiamo però martellato sulla nostra idea di gioco: nel primo tempo siamo riusciti meno, con la palla che moriva nei piedi dei centrocampisti senza sfruttare gli uomini sulla trequarti, mentre nella ripresa abbiamo fatto tutto più velocemente. Abbiamo continuato a martellare, sviluppando alcune situazioni in cui potevamo segnarne altri, così come la Roma".

L'episodio del rigore su Perotti
"Su Perotti, per me, non è rigore: Skriniar va per intercettare la palla e lo tocca sul fianco, ma non sul piede. Sono due squadre in divenire, bisognose di lavoro, visto che anche noi abbiamo intrapreso un percorso nuovo, che i giocatori mi dicono essere molto diverso rispetto al passato, nel tentativo di giocare sempre palla a terra costruendo dal basso e uscendo dalla pressione avversaria".

L'accoglienza
"I fischi? Forse è giusto così, per quelli che amano Totti, e qui sono molti. I fischi li ho sentiti e me li prendo, e sono quelli dei tottiani. I tifosi della Roma, invece, mi hanno scritto molti messaggi. Mi avrebbe fatto piacere salutare Francesco, ma non l'ho incontrato neanche al bar, e non devo suonargli il campanello. Vi chiedo: si dice che io abbia fatto smettere Totti ma, se Totti era ancora in grado di giocare, perché non lo avete convinto a continuare? Sul mercato dico che ho già una squadra forte e ve lo faremo vedere".
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