RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Sabato - 27 aprile 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Boniek: "Dybala risolve, non trascina. Mou o Max? Scelta al fotofinish"

Zibì: "Le palle inattive specialità di entrambe: possono essere la chiave della sfida. Dybala? Risolve, non trascina"
Domenica 05 marzo 2023
Con la selezione dei calciatori nati nel 1956 potremmo costruire una squadra di vertice: Paolo Rossi e Bruno Giordano in attacco, supportati da Beccalossi, Brady e Bagni a centrocampo, con un campione universale a impreziosire il gioco: Zbigniew Boniek, che tutti da decenni chiamano Zibì. Il più romano dei polacchi dopo Giovanni Paolo II. Venerdì Boniek ha compiuto 67 anni e stasera guarderà da Londra, dove è stato festeggiato dalla famiglia, la partita che sente di più: Roma-Juventus.

Cominciamo dalla domanda più ovvia. Chi vince?
«Chissà, magari nessuno. È una partita equilibrata di un campionato strano: guarda la Lazio che vince a Napoli con un episodio. Se devo indicare un risultato, può finire 1-1».

La chiave per provare a vincerla?
«Le palle inattive. Sono la specialità di entrambe le squadre».

Boniek ha giocato tre anni nella Juventus e tre nella Roma. Eppure il suo cuore ormai batte per la Roma. Perché?
«Perché è stata la mia ultima squadra. E quando mi sono ritirato, invece di tornare in Polonia, ho preferito rimanere in città a vivere. È normale legarsi a un posto più che a un altro. Ma ho tanti amici anche dall'altra parte. Chi mi cataloga come antijuventino non mi conosce».

La Juventus però le ha assegnato e poi revocato la "stella" dentro lo Stadium che ricorda le leggende del club. Può chiarire cosa sia successo?
«Bisognerebbe chiedere ad Andrea Agnelli».

Visto che ci siamo, lo chiederei a lei.
«Siccome alcuni gruppi della curva si lamentavano di alcune interviste, Agnelli ha preferito accontentarli e assegnare la stella a Edgar Davids che alla Juventus aveva preso una squalifica per doping... Non serbo rancore ma quando l'ho incontrato nelle riunioni Uefa, prima del casino della Superlega, gli ho detto ciò che penso: "Andrea, ti sei venduto agli ultras"».

Cosa aveva detto, Zibì, di così grave?
«Avevo criticato la gestione Moggi. Ma insomma, mi pare che la storia abbia dimostrato che io avessi ragione. Non ho mai sputato nel piatto in cui avevo mangiato, ma il diritto di critica esiste. O no? Per me non è un problema. Resta il fatto che nessuno nella Juventus ha segnato come me nelle finali. Sai quanti ne ho fatti?».

Ne conto tre decisivi: uno per la Coppa delle Coppe contro il Porto, due per la Supercoppa Europea contro il Liverpool. Del resto l'Avvocato la chiamava "Bello di Notte".
«Beh, sarebbero stati quattro se Whelan non mi avesse steso all'Heysel. Ci diedero un rigore inesistente, perché il fallo era fuori area, ma senza quell'intervento avrei fatto gol».

Quella finale viene ricordata per una tragedia enorme, non per una vittoria. E per un festeggiamento inopportuno con la coppa in mano.
«Chiariamo. Nessuno di noi voleva giocare, ci obbligarono a farlo. Ma una volta cominciata la partita, un calciatore pensa a svolgere il suo lavoro. E quindi prova a vincere. Purtroppo è una situazione in cui sbagli comunque: se vinci perché la partita è stata funestata dalla tragedia, se perdi perché non hai onorato al massimo i morti».

Lei pensa di essersi comportato nell'unico modo possibile?
«Sono stato l'unico giocatore a devolvere l'intero premio-partita, che valeva il prezzo di un paio di appartamenti, all'associazione delle vittime dell'Heysel. Un gesto sentito».

Poi cosa accadde?
«Alle 4 prendo un volo privato per Tirana. L'indomani, sì l'indomani, la Polonia giocava in Albania una partita decisiva per la qualificazione al Mondiale del 1986. Vinciamo con un mio gol. Poi torno e vado alla Roma».

Perché?
«Perché avevo la sensazione che si fosse esaurito un ciclo. Gentile e Tardelli andavano via e anche Michel (Platini, nda) mi disse che avrebbe smesso presto. Viola mi aveva cercato anche qualche anno prima, fui attratto dalla nuova esperienza. La Juventus era una squadra stellare , ma anche la Roma era fortissima: a centrocampo con me c'erano Ancelotti, Cerezo, Bruno Conti, più giovani di qualità come Giannini, Desideri e Di Carlo. Davanti c'era bomber Pruzzo che era un centravanti pazzesco. Infatti fu una grande avventura».

La prima stagione però si concluse con un'incredibile beffa: Roma 2, Lecce 3 e addio scudetto.
«Se ne sono dette tante. Partita venduta, scommesse. Grandi fesserie. Perdemmo perché dopo una grande rincorsa arrivammo cotti al momento decisivo. Peraltro, per ciò che si vide in campo, avremmo anche potuto vincere 5-2. Invece andò diversamente. Peccato, perché quella è stata la squadra più spettacolare in cui abbia mai giocato. Pagammo più l'inizio stentato, con Eriksson che cercava la quadratura, che il finale. In fondo, anche se avessimo battuto il Lecce, poi avremmo dovuto vincere a Como e probabilmente giocare lo spareggio contro la Juventus. Non era già nostro lo scudetto, contrariamente a ciò che si possa credere. Certo, quella sconfitta, e quel duello perso con la Juve, cambiò molto».

In che senso?
«La società fu spinta verso un ridimensionamento. Perdemmo Cerezo, l'anno dopo Ancelotti. Sono convinto che se avessimo vinto quello scudetto la storia della Roma sarebbe stata diversa. Comunque, anche se vincemmo solo una Coppa Italia, è un triennio che resta nel mio cuore».

Roma-Lecce è la sconfitta peggiore della sua carriera?
«No. La finale di Coppa dei Campioni persa con la Juve contro l'Amburgo è stata più dolorosa. Non so spiegare quella partita. Se la rigiochiamo, nove volte su dieci vinciamo noi».

Tornando ai giorni nostri: Roma-Juve è sentita come la classica degli Anni 80?
«No, è tutto cambiato perché sono diversi i personaggi, l'ambiente, le regole: pensate se ai miei tempi fosse esistito il Var... Devo dire però, avendo giocato con entrambe le maglie, che questa partita era percepita come vitale soprattutto dalla parte romanista».

Anche Dybala gioca con la Roma dopo aver vinto con la Juve.
«Storie diverse. Paulo si è sentito trascurato e poi è stato mollato dalla Juve. Ora sono felice che stia facendo cose belle nella Roma. Non sono d'accordo però sulla definizione di faro della squadra: Dybala è un giocatore di qualità che concretizza, se sta bene, ma non è un trascinatore».

Come giudica la scelta della Roma di privarsi di Zaniolo? Qualcuno lo paragonava a lei, Boniek.
«Ma io sapevo fare più ruoli... Detto ciò, mi dispiace che sia finita così. Nicolò è stato gestito male, la Roma non ha colpe. Non capisco questa logica del calcio contemporaneo secondo cui i contratti si debbano per forza rinnovare due anni prima della scadenza. Ora si parla di prolungamento anche per Mourinho. Ma perché? Prima si ottengono i risultati, poi si decide se continuare insieme. E attenzione: io spero che José rimanga il più a lungo possibile a Roma».

Meglio Mourinho o Allegri?
«Non si può discutere con i numeri: la bacheca di Mourinho parla chiaro. Però io non so scegliere. E allora uso il gergo ippico di Allegri: serve il giudice d'arrivo per decidere chi sia più bravo riguardando il fotofinish. È un duello di corto muso».

Allegri sta gestendo una transizione difficile. Come si chiuderà la vicenda Juve?
«Spero che la squadra non paghi certi errori dei dirigenti. Ma potrebbe succedere: già c'è una penalizzazione. Andrea Agnelli si è infilato dentro i problemi da solo. Pensa alla Superlega. Quando parlava a me e Ceferin in seno all'Uefa, non faceva trasparire segnali di tradimento... Anche perché la Champions League è già una Superlega, che però premia il merito sportivo. Non siamo negli Stati Uniti. Un tifoso non accetterebbe un torneo a inviti».

In Europa c'è l'Eurolega di basket.
«Non voglio essere cattivo ma è un format che non segue nessuno».

Lei è ormai un affermato dirigente internazionale. Continuerà a lavorare nell'Uefa?
«Vedremo cosa mi riserverà il futuro».

È stato accostato anche alla Roma dei Friedkin.
«La stima fa piacere ma non c'è niente».

Da presidente della federcalcio polacca però ha scoperto Zalewski. Vero?
«Sì, ma il merito è del tennista Flavio Cobolli, che io conosco (la figlia Karolina è sposata con Vincenzo Santopadre, attuale allenatore di Berrettini, nda). Lui da ragazzino giocava nelle giovanili della Roma e mi suggerì di dare un'occhiata a Nicola. Mi colpì subito, in effetti. E parlando alla famiglia capii che era contento di giocare per la Polonia. Credo abbia fatto una buona scelta. In Italia quanto avrebbe dovuto aspettare prima di raggiungere la Nazionale?».

Perché Boniek ha deciso di smettere di allenare dopo le esperienze di inizio Anni 90?
«Troppo stress. E nemmeno si guadagnava così tanto da giustificarlo. Volevo più tempo per me e la famiglia. Ma devo anche riconoscere che se la mia carriera di tecnico fosse cominciata meglio, forse avrei continuato».

Lecce, Bari, Sambenedettese, Avellino, poi un breve passaggio alla nazionale polacca. Sipario.
«All'Avellino conquistai la promozione in B. Ma il mio rimpianto è la stagione d'esordio, a Lecce. Partimmo forte, poi persi tre giocatori per infortunio. A dicembre stavamo per prendere Zola dal Napoli, ma il trasferimento saltò perché c'erano problemi con Maradona, che infatti venne squalificato per doping. E così il Lecce retrocesse. Se fosse venuto Gianfranco, forse la mia storia sarebbe stata diversa».
di Roberto Maida
Fonte: Corriere dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Zaniolo - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Mar. 04 apr 2023 
Friedkin è a Roma: Mourinho vuole restare e aspetta una chiamata
L’incontro sembrava vicino dopo Natale invece è sempre slittato. José si aspettava una maggiore premura da parte della proprietà
 Mer. 29 mar 2023 
Ct Mancini: "Zaniolo e Zaccagni non convocati? Motivi validi"
E su Retegui: 'Sarei più felice se trovassi attaccanti in Italia'
Attacco al quarto posto: Mourinho attende risveglio delle punte, mancano reti di Belotti e Abraham
La Roma segna come il Sassuolo e meno di tutte le rivali
 Lun. 27 mar 2023 
La Roma deve incassare 50-55 milioni dal mercato: la lista di Pinto
Il club a caccia di plusvalenze, Abraham e Ibañez verso la cessione, in partenza anche diversi baby
 Dom. 26 mar 2023 
Zaniolo, dopo l'intervista alla Gazzetta monta la rabbia dei romanisti: "Fai mea culpa"
Le dichiarazioni del classe '99 al nostro giornale fanno arrabbiare i tifosi: "Ennesima figuraccia" e "Senza intelletto" sono solo alcuni dei commenti
Zaniolo: "Non so se resterò al Gala. La Roma? I miei ex compagni mi hanno deluso"
L'attaccante azzurro dice tutto: "Il futuro non lo conosce nessuno, ma in Turchia voglio vincere e tornare in Nazionale. Dopo tante promesse il club giallorosso mi ha trattato solo come una plusvalenza"
 Sab. 25 mar 2023 
Maneskin, Damiano show: i messaggi a Zaniolo, Totti e le accuse sulla cocaina
Le parole del frontman della band, noto tifoso della Roma: "Non farò più battute sul calcio, in estate ho scritto ai giocatori di non andarsene"
 Ven. 24 mar 2023 
Roma su Hjulmand e Frattesi, ma attenzione alla Juve
Mercato, le strategie giallorosse: già prese informazioni per il futuro, ma deve anche vendere
La Roma è agitata: ma c'è un dato che non torna
La squadra ha preso tre rossi in due partite: i nervi saltano soprattutto in panchina
 Gio. 23 mar 2023 
I retroscena del caso Zaniolo, parla l'intermediario Gardi: "Così ho risolto il problema alla Roma"
Icardi, Mertens, Torreira, Gervinho, Hamsik, Nasri, Menez, Bruno Peres, Eto'o. Ma...
 Mar. 21 mar 2023 
Cataldi perde la testa al gol di Zaccagni: "Dov'è quel pagliaccio?", con chi ce l'ha
Il centrocampista della Lazio scatenato sotto la curva Nord dopo il gol dell'attaccante che ha deciso il derby vinto contro la Roma: cosa è successo
Roma, risse e cartellini: ecco come sono saltati i nervi
Non solo le espulsioni dei calciatori: 11 rossi e 7 ammonizioni totali per Mourinho e il suo staff dall'inizio della stagione
Mourinho non molla la Champions: ecco cosa ha detto alla squadra dopo il derby
I Friedkin puntano ai 40 milioni garantiti dalla coppa principale: lo scenario tra campionato ed Europa League
 Lun. 20 mar 2023 
MANCINI: "Zaniolo non è ancora al top, speriamo cresca Kean. Però occhio, il tempo passa"
Kean e Zaniolo, il talento si sta disperdendo? Questa una delle domande poste in...
Roma, non solo Mou: Foti, Cerra, Rapetti e... i 10 rossi di una panchina caldissima
Dallo Special One al connazionale Nuno Santos fino ai più stretti e "focosi" collaboratori:...
 Ven. 17 mar 2023 
Feyenoord, tutto sulla squadra che la Roma ritrova dopo la finale di Conference
Gli olandesi hanno cambiato molto dopo la coppa persa a Tirana. Tuffo nel passato per Gini Wijnaldum
 Mar. 14 mar 2023 
Wijnaldum: un jolly a centrocampo diventato indispensabile. Adesso Tiago Pinto pensa al riscatto
Gini Wijnaldum è il jolly a centrocampo che José Mourinho aspettava. Ne ha fatto...
Quando Totti andò giù duro su Fabbri: "Arbitro vergognoso..."
Nel 2018, l'arbitro emiliano non concesse un rigore alla Roma. L'ex capitano giallorosso commentò: "Così non si può andare avanti"
 Dom. 12 mar 2023 
PAPA' DI ZANIOLO: "Ultimamente hai riso poco, felice di rivederti così"
Nella giornata di ieri Nicolò Zaniolo ha trovato la sua prima rete all'esordio in...
 Sab. 11 mar 2023 
El Shaarawy ora è fondamentale per Mou: la Roma pensa al rinnovo entro maggio
Il giocatore è considerato strategico da tecnico e dirigenza. Anche per il suo atteggiamento impeccabile
Zaniolo subito decisivo in Turchia: entra, segna e il Galatasaray vince
Entrato a inizio ripresa, l’ex romanista - al debutto in Super Lig - ha deciso la sfida con il Kasimpasa dopo 11’. Un gol che vale anche in chiave azzurra
 Ven. 10 mar 2023 
Zaniolo, il Galatasaray gli dedica una canzone con riferimenti clamorosi a "Roma bruciata"
Dalla Turchia fanno sapere che il nuovo club di Nicolò ha scelto una musica speciale in caso di gol
 Mer. 08 mar 2023 
MANCINI: "Senza Vialli sentiremo un vuoto. A Zaniolo ho detto di andare in Turchia. Pellegrini..."
"Pellegrini patisce degli infortuni che condizionano il suo rendimento"
 Dom. 05 mar 2023 
Meno falli e cartellini: è una Roma più calma
Lo Special One e lo staff tecnico a protezione della squadra: le ammonizioni sono diminuite, nel 2022-23 zero espulsioni
 Sab. 04 mar 2023 
Zaniolo non è più triste: show col Galatasaray, tifosi in delirio (VIDEO)
L'ex Roma, che sta risorgendo in Turchia, segna ancora in amichevole e regala anche un assist
 Gio. 02 mar 2023 
Sabatini e il retroscena su Spalletti: "Ecco perché la Roma avrebbe potuto richiamarlo"
Parla il dirigente sportivo reduce dall'esperienza alla Salernitana: elogio al tecnico del Napoli e anche una curiosità. Poi parla di Zaniolo
Mistero Zaniolo in Turchia: alla Roma un milione e mezzo non previsto? C'è un motivo
I media turchi oggi tornano sul contratto di Nicolò: ecco come stanno esattamente le cose
 Mar. 28 feb 2023 
Mou, un regalo ai Friedkin
Il presidente è in Texas, l'allenatore a Cremona. E' immaginabile che ieri Mourinho...
 Lun. 27 feb 2023 
Nuovo tatuaggio per Zaniolo: ecco cosa si è scritto per l'addio alla Roma
Ecco la nuova frase sul collo dell'ex numero 22 giallorosso, apparsa dopo il suo arrivo al Galatasaray
 Dom. 26 feb 2023 
Zaniolo entra e segna: debutto con gol nel Galatasaray (VIDEO)
Buona la prima per l'ex Roma: dentro nel finale nell'amichevole contro Alanyaspor, ha firmato nel recupero il definitivo 4-2 per i giallorossi di Istanbul
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>