Tammy Abraham è un nuovo giocatore della Roma. L'attaccante inglese, dopo essere arrivato in Italia nella giornata di Ferragosto, ha svolto le visite mediche con il club giallorosso e firmato il contratto che lo legherà alla formazione di José Mourinho fino al giugno 2026.

I dettagli della trattativa
Operazione da 40 milioni più bonus, legati a presenze e al raggiungimento di determinati obiettivi. Il pagamento sarà dilazionato, con il club giallorosso che dovrà versare nelle casse del Chelsea 5 milioni di euro quest'estate, altri 20 entro il 2024 e gli ultimi 15 milioni nella stagione 2024/25.

Il calciatore percepirà un ingaggio di 4,5 milioni netti (5,8 milioni lordi per il decreto crescita), mentre il Chelsea manterrà il diritto di recompra: quest'ultimo, però sarà esercitabile solamente dopo due campionati, quindi nell'estate del 2023. Qualora dovessero decidere di esercitarlo, e ammesso che il giocatore decida di tornare a Londra, i Blues dovranno sborsare una cifra di 80 milioni di euro.

Una operazione conclusa grazie a una grande sinergia tra Tiago Pinto e la società, con il supporto di José Mourinho. Abraham aveva anche altre offerte dall'Inghilterra (Arsenal, West Ham e Aston Villa) ed era stato contattato telefonicamente da Ronald Koeman che lo avrebbe voluto a Barcellona.

Abraham-Roma, al Chelsea una percentuale sull'eventuale eccedenza
Nell'ambito dell'affare che ha portato Abraham alla Roma, il Chelsea è riuscito ad assicurarsi una percentuale, pari al 10%, sull'eventuale eccedenza rispetto al prezzo pagato dai giallorossi (valida però solo per un'eventuale futura cessione superiore a 80 mln). Per avere più chiara la situazione, ecco un semplice esempio: se la Roma nella prossima estate dovesse cedere Abraham a una cifra pari a 81 milioni di euro, al Chelsea spetterebbe il 10% dei 41 mln di eccedenza (quindi 4,1 milioni di euro) rispetto ai 40 mln pagati dalla Roma. Qualora invece la Roma dovesse cedere Abraham a 70 mln, la clausola non verrebbe attivata.