Brutte notizie per la Roma: Lorenzo Pellegrini si ferma ancora. Il capitano si era bloccato nell’allenamento della vigilia di Natale per un fastidio al quadricipite, ma gli esami hanno poi chiarito il quadro: lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro. Tradotto: stop stimato tra le 3 e le 4 settimane, con un’assenza che arriva nel momento più delicato del calendario e che, soprattutto, rappresenta la terza battuta d’arresto muscolare del suo anno solare.
Le partite che rischia di saltare
Il “mese” di Pellegrini, ad oggi, porta dritto a una sequenza di impegni in cui la Roma dovrà fare a meno del suo numero 7. In campionato il forfait è sostanzialmente certo contro:
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Genoa (lunedì 29 dicembre, ultima gara del 2025 all’Olimpico)
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Atalanta (trasferta)
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Lecce (trasferta)
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Sassuolo (prima in casa del 2026)
E non è finita: nel mezzo c’è anche il doppio incrocio con il Torino, tra Coppa Italia e Serie A, in calendario a metà gennaio. Al momento la sensazione è che anche lì Pellegrini sia a forte rischio, perché i tempi di rientro sono stretti e Gasperini non ha nessuna intenzione di correre. Per Roma-Stoccarda, del 22 gennaio, bisognerà aspettare e valutare le condizioni del centrocampista giallorosso partita dopo partita.
Cosa cambia per Gasperini: trequarti da ridisegnare
L’assenza di Pellegrini non è solo un “nome” in meno: è un pezzo di equilibrio. Perché in questa Roma la casella del trequartista di centrosinistra è anche una zona di connessione, pressing, rifinitura.
La prima conseguenza tattica, però, sembra già scritta: Dybala pronto a tornare stabilmente sulla trequarti, con Soulé come partner naturale, per ripristinare qualità tra le linee e una fonte di giocata pulita quando la partita si chiude.
In più, sullo sfondo, c’è un dettaglio che pesa: il rientro di Dovbyk può aiutare a dare riferimenti davanti e a liberare spazio proprio per chi gioca dietro la punta. Insomma, la Roma perde il capitano, ma proverà a compensare con gerarchie chiare e scelte “di sistema”.
Ora serve solo una cosa: evitare che questa sosta diventi l’ennesimo stop che trascina strascichi.