5. Il derby che rimette in piedi tutto: 5 gennaio 2025, Roma-Lazio 2-0
La Roma apre l’anno con un derby che sa di svolta. Pellegrini si prende l’Olimpico con un gol che pesa più di una rete: pesa come risposta, come liberazione. Poi la zampata di Saelemaekers chiude i conti e accende la scintilla. Da lì, cambia l’aria: nello stadio e nella stagione.
4. Una notte “da Europa”: 4 maggio 2025, Roma-Fiorentina 1-0
Partita tesa, sporca, nervosa. Ma dentro c’è la sostanza: un episodio, un colpo, e la Roma se la porta a casa. Quel successo non vale solo tre punti: vale la sensazione di essere tornati squadra “di peso”, capace di reggere la pressione e di scegliere il momento giusto.
3. La firma che cambia il futuro: 6 giugno 2025, Gasperini alla Roma
Non è un gol, ma è un segnale. Gasperini firma e la Roma sceglie una strada precisa: identità, intensità, lavoro. Un nuovo corso che divide, poi convince, e che in estate diventa promessa: costruire per tornare stabilmente dove conta.
2. Roma di nuovo in vetta: 23 novembre 2025, Cremonese-Roma 1-3
Dodici anni dopo, la Roma si rivede lassù, da sola. Non importa quanto duri: quel primato ha il sapore del ritorno. E soprattutto lascia un messaggio: con questa mentalità si può stare tra i grandi, senza chiedere permesso.
1. L’Olimpico che non si dimentica: Roma-Porto 3-2 (tot 4-3)
Una di quelle sere in cui lo stadio “spinge” davvero. La rimonta, la sofferenza, l’energia collettiva: Roma-Porto è stata la porta spalancata verso gli ottavi contro l’Athletic Bilbao. Poi l’eliminazione ha fatto male, sì. Ma quella notte resta: perché certe partite non diventano ricordi per come finiscono, ma per come ti fanno sentire.