Non è solo un discorso di mercato, ma di calendario e di equilibrio. A gennaio la Roma rischia di perdere un pezzo chiave come Evan N’Dicka (impegni in Coppa d’Africa), e il reparto arretrato potrebbe ritrovarsi a vivere settimane “di gestione” proprio nel momento in cui il margine d’errore si assottiglia.
La richiesta di Gasperini e l’effetto N’Dicka
Il messaggio è chiaro: se vuoi competere davvero, non puoi limitarti ai correttivi. Da qui l’idea di almeno un innesto di spessore, capace di reggere minuti, pressione e duelli. Non un progetto, ma una soluzione.
L’assenza di N’Dicka nel cuore dell’inverno non è un dettaglio: significa rivedere rotazioni, gerarchie e anche qualche scelta “forzata” nei tre dietro. Ecco perché a Trigoria si ragiona su un profilo pronto, abituato a partite sporche e a serate da dentro o fuori.
Perché il nome di Dragusin prende quota
Tra le piste che stanno salendo c’è Radu Dragusin: struttura fisica, difesa aggressiva, attitudine da uno contro uno. Un centrale che, per caratteristiche, può reggere l’idea gasperiniana di campo lungo e responsabilità individuale. E non è irrilevante che abbia già conosciuto la Serie A prima del salto in Premier League.
Formula e concorrenza: l’incastro da trovare
Lo scenario che circola parla di un’uscita possibile dal Tottenham con prestito e diritto di riscatto: un tipo di operazione che rende l’assalto più realistico, ma non per forza semplice. Perché quando si apre una finestra su un difensore di quel profilo, è raro che resti una trattativa “solitaria”.