C’è stato un tempo in cui i giocatori si compravano in comproprietà. E quando i club non riuscivano a mettersi d’accordo a decidere erano le “buste”. Sembra passata un’eternità ma in realtà parliamo di un fenomeno piuttosto recente. In pochi sanno che anche Matteo Politano, esterno del Napoli, ha una storia che parte proprio da qui: da un riscatto fatto dalla Roma proprio alle buste – il suo cartellino era diviso a metà col Pescara – ma sul quale il club decise poi di non puntare fino in fondo. Lasciandoselo così sfuggire. Con qualche rimpianto? Assolutamente sì.
La fugace esperienza di Politano alla Roma
Intanto vale la pena sottolineare come il calciatore sia nato a Roma e abbia mosso i suoi primi passi nel Selva Candida. I giallorossi ne intuirono il talento e decisero di acquistarlo, prima di cederlo in prestito al Perugia. Nel 2013 si arriva alla famigerata comproprietà col Pescara, risolta col riscatto della Roma che presentò l’offerta più alta. Così funzionava il sistema, quello che oggi ritroviamo nelle comuni app per il fantacalcio in poche parole.
L’avventura con i giallorossi però non inizierà neanche stavolta: per lui arrivò il nuovo prestito al Sassuolo. Ironia della sorte, Politano segnò un gol anche contro la Roma. Della sua esperienza nella Capitale rimarranno allora soltanto i titoli vinti nelle giovanili dove giocò con successo: un campionato allievi, uno Primavera e una Coppa Italia di categoria.
Il trasferimento saltato all’ultimo minuto
C’è però dell’altro. Sì perché ai tempi dell’Inter c’è stato un momento in cui le strade del giocatore e della Roma sembravano essersi ricongiunte. Tanto che esiste una foto di Politano con tanto di sciarpa romanista in mano, appena sbarcato a Fiumicino. Lo scambio però con Spinazzola – nonostante le visite mediche fatte da entrambi i giocatori – saltò all’ultimo minuto per divergenze sui termini contrattuali e dell’affare non se ne fece più nulla. Oggi tutti e due si sono ritrovati al Napoli.

La carriera
Il resto è praticamente storia recente. Politano arrivò infine al Napoli, dove milita tutt’ora. Per quanto riguarda l’esperienza in nerazzurro, l’esterno ha giocato all’Inter in tutto 63 partite segnando 6 gol. Ad oggi può essere sicuramente considerato come una delle bandiere dei partenopei. Dal 2020 – stagione di arrivo in azzurro – ha messo insieme infatti oltre 250 presenze risultando spesso determinante per tutti i tecnici passati da Castel Volturno. E soprattutto bisogna menzionare i trofei alzati al cielo: 2 storici scudetti e una Coppa Italia.